Londra, 17 mar. (Apcom) – Alessandro Profumo esclude di aver pensato o minacciato dimissioni nei giorni scorsi, smentendo così attacco giuntogli oggi dal Financial Times. E, all’indomani del cda che ha rinviato al 13 aprile l’ok definitivo al piano per la `banca unica dietro il pressing di alcuni dei maggiori azionisti dell’istituto, oggi può dire di aver vinto quantomeno la partita con il
mercato. La Borsa, dopo aver sostanzialmente ignorato ieri le voci di possibili dimissioni dell’ad, ha premiato con un balzo del 6,2% a quota 2,165 euro i risultati del 2009 e in particolare dell’ultimo trimestre dello scorso esercizio superiori alle attese, nonché il ritorno al dividendo `cash’ (proposto a 0,03 euro) dopo il `digiuno dello scorso anno, nonché l’ulteriore rafforzamento patrimoniale.
Oggi, nel cuore della City londinese, Profumo ha illustrato un bilancio certo meno brillante di quello del 2008, realizzato per buona parte dell’anno in un diverso contesto economico. In particolare, il gruppo ha chiuso il 2009 con un utile netto più che dimezzato, di 1,702 miliardi, contro i 4,012 miliardi del 2008 (il consensus degli analisti lo indicava però intorno a 1,3 mld). Il cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,03 euro per azione (il mercato attendeva una cedola di 0,028 euro), dopo che per l’esercizio 2008 non era stato distribuito un dividendo ‘cash’. Nel solo quarto trimestre del 2009, l’utile netto di gruppi è stato di 371 milioni (in calo dai 394 milioni del terzo trimestre 2009), contro le attese degli analisti di un ‘rosso’ di 4 milioni.
Bos
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