Torino, 18 mar. (TMNews) – Ha tagliato il nastro del Museo del Risorgimento, chiuso da quattro anni, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Ha tagliato il nastro del Museo del Risorgimento, chiuso da quattro anni. Dopodiché si è recato nell’aula del primo Parlamento italiano, dove è stato accolto dai vertici delle banche e del mondo economico. Alla cerimonia infatti, a quanto si apprende, erano presenti anche
l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, il presidente del Lingotto John Elkann, accompagnato dalla moglie Lavinia Borromeo. A fare gli onori di casa inoltre il diretto del quotidiano La Stampa Mario Calabresi, ma anche i presidenti delle fondazioni bancarie cittadini che hanno finanziato il nuovo percorso museale, il numero uno della Compagnia di Sanpaolo Angelo Benessia e il presidente della Fondazione Crt Andrea Comba.
Il presidente della Repubblica Napolitano è poi stato accompagnato dal presidente del Museo del Risorgimento Umberto Levra e dal direttore dell’ente Roberto Sandri-Giachino a visitare tutte le trenta sale che compongono il nuovo allestimento museale.
Alla visita era anche presente il vicepresidente del Csm Michele Vietti e per quanto riguarda la politica locale, oltre al sindaco di Torino Sergio Chiamparino e al governatore della Regione Piemonte Roberto Cota, erano anche presenti i due candidati sindaci Michele Coppola e Piero Fassino. Quest’ultimo a quando si apprende ha abbracciato, ricambiato Sergio Marchionne e John Elkann.
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