Uniti e sulla stessa barca. Ora è tempo di lasciarsi tutto alle spalle

Il commento di Gabriele Galassi

Semplice, come da stile biancorosso.In famiglia, il modo migliore per costruire un gruppo che possa affrontare compatto l’avventura alle porte, trovando nell’unità la forza per aumentare il (già alto) valore dei singoli.A Varesello, ambiente raccolto e spartano, e (soprattutto) un luogo che mai nel passato, ad eccezione dell’anno scorso, il Varese ha avuto per sé.Il Franco Ossola può aspettare, dopo le necessarie

cure, il giorno in cui Giovio e compagni inizieranno a vestire frac e papillon. Non è il momento, ora. Ora è tempo di mettersi alle spalle dubbi, incertezze, lotte, accordi, sogni non realizzati, riunioni fiume, tagli, terremoti. Ora è tempo di versare sudore per lavare via mesi difficili, imprevisti e (per certi versi) inutili dopo una stagione trionfale come quella appena passata.

Tutti uniti, tutti sulla stessa barca. Così la rosa è stata costruita dalla squadra mercato – squadrone, dalle sensazioni sulla rosa degli addetti ai lavori, noi compresi -, scegliendo carisma, leadership, attaccamento alla maglia, onore di vestire questi colori. Obiettivo centrato viste l’ora (e più) di dialogo e conoscenza reciproca tra giocatori e giocatori, giocatori e tifosi, tifosi e staff nei coni d’ombra del centro sportivo; il fitto scambio di idee dei senatori con “sua esperienza” Michele Ferri; la felicità di Matteo Scapini e quella di Giampaolo Calzi nel raccontare il “no” alla Triestina per dire “sì” al suo Varese, e il suo stupore nel trovare più gente ieri alle Bustecche che l’anno scorso a Venezia; i sorrisi e la voglia di iniziare di Giovio e Luoni, di Gazo e Viscomi, di Becchio e Bordin, di Zazzi e Lercara, pronti a dimostrare – a parole, e coi fatti – come si vestono e si portano in giro il bianco e il rosso.

Tutti uniti, tutti sulla stessa barca. Così chiede il presidente Ciavarrella, orgoglioso del progetto, fiero dei suoi ragazzi, determinato, conciso e preciso nello spiegare i valori del Varese («Siate uomini. Poi campioni»).

Tutti uniti, tutti sulla stessa barca. Così il vicepresidente Paolo Basile ci confermerà – quando lo riterrà opportuno: noi, come da promessa, lo aspettiamo – il corso che vuole imprimere al Varese, dimostrando il coraggio che lo contraddistingue nelle decisioni difficili e altrettanto la capacità di tornare sui suoi passi quando ritiene di aver preso la via sbagliata per il bene biancorosso.

Tutti uniti, tutti sulla stessa barca. Così guiderà il timoniere Ernestino Ramella, pronto a trasferire ai suoi la gioia di vivere un sogno, di giocare per la squadra del cuore, di fare felici e divertire i tifosi più sinceri, esigenti e veri che ci siano.

Noi ci siamo. Ci saremo sempre. Per celebrare i successi (non solo quelli sportivi), per dire la nostra nei momenti difficili. Per costruire, non per distruggere; per confrontarci, non per imporci; per difendere, non per attaccare.

Ora tutti uniti, ora tutti sulla stessa barca. In bocca al lupo, biancorossi.