Uno «strip» contro la crisi E Sergio Muniz strega Varese

VARESE “The Full Monty”, il musical, adattamento del film inglese pluripremiato, sarà al Teatro Apollonio. Giovedì, alle 21, al teatro di piazza Repubblica lo spettacolo che, ironizzando sulla crisi economica che colpì l’Inghilterra nel 1997, fu campione di incassi e premio Oscar. In scena un tema di grande attualità: la crisi e la voglia di darsi da fare per reinventarsi nell’adattamento di Massimo Romeo Piparo. A dar vita ai sei operai che si imbarcano in un’impresa fuori dall’ordinario per raggranellare un po’ di soldi, allestendo uno spettacolo di spogliarello maschile, un cast di grandi professionisti tra i quali il bravo e bello Sergio Muniz che si scopre anche legato alla città giardino da anni. La prima domanda è quella che si fanno tutti: c’è lo strip come nel film?C’è, c’è.Di tutti, tutti?Sì, di tutti e sei

i protagonisti.Come reagisce il pubblico, quello femminile in particolare?Alla fine non lo capiamo bene. Certo ci sono sussulti e urla. Il pubblico è agitato, ma noi lo siamo di più. Per me è una liberazione, visto che è proprio l’ultima cosa che accade in scena: come dire il nostro lavoro si è concluso anche questa sera.Imbarazzato davanti a tanta gente?All’inizio, ora non più. Adesso se non ci spogliamo una volta al giorno non siamo a posto (sorride compiaciuto alla battuta).Non temete il confronto con il cinema?Sono due cose diverse. Lo spettacolo è stato adattato per il teatro. Le due cose non sono paragonabili, nel teatro c’è il pubblico, lo spazio è più aperto, si vede tutto il corpo. Nel cinema, invece tutto è più piccolo, ristretto. Ma la formula del musical è vincente.

L’intervista completa sul giornale in edicola mercoledì 13 marzo

s.bartolini

© riproduzione riservata