ROMA – Molti carnivori hanno perso il gusto. Lo riporta uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia di Scienze Americane (Pnas) e coordinato da Peihua Jiang del Monell Center di Philadelphia secondo cui molti carnivori, tra cui lontre, iene e delfini, nel corso della loro evoluzione hanno perso alcuni geni che controllano i recettori grazie ai quali è possibile percepire alcuni sapori, come il dolce e l’umami.
Condotto analizzando il Dna di 12 specie di mammiferi carnivori che si cibano o di carne o pesce, lo studio ha dimostrato la perdita del gene del sapore dolce, chiamato Tas1r2, in otto di esse.
Per confermare il risultato i ricercatori hanno condotto sugli stessi animali
anche dei test comportamentali. Gli autori suggeriscono che la perdita della funzione dei recettori del gusto è un fenomeno molto diffuso nei carnivori
correlato alla dieta e al modo di cibarsi di questi animali che mangiano ingoiando grossi pezzi di cibo senza masticare.
Le scoperte forniscono ulteriori evidenze che ciò che agli animali piace mangiare, incluso l’uomo, è in accordo con la loro biologia, come in questo caso i recettori del gusto.
l.barocco
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