Urlano “Serbi di m…” Poi calci e pugni

CASSANO MAGNAGO «Serbi di merda andate al vostro Paese». E così cinque ragazzini di Cassano Magnano, tra i 13 e i 16 anni, si sono trasformati in un branco razzista prendendo a calci due coetanei della ex Jugoslavia. Lui 13 anni, lei 17, cugini, nomadi entrambi. Lei oggi residente a Busto Arsizio, lui sino a poco fa residente nel campo rom di via Boscaccio a Cassano. Il tutto è avvenuto sabato nel tardo pomeriggio, all’ombra del palazzo dello sport di Cassano. I due cuginetti avevano raggiunto insieme una gelateria nelle vicinanze: l’intento era prendersi un frappè o un cono fuori stagione. Quindi, consumato il tutto, si sono diretti verso l’area del palazzetto: lì hanno trovato i ragazzini cassanesi che i due cugini conoscevano. Entrambi avevano frequentato le scuole a Cassano. La spocchia ha il sopravvento: qualcuno inizia a dire che «ci guardano male», questa è la scusa ripetuta dai ragazzini anche

davanti ai poliziotti che li hanno ascoltati. «Ci guardano male», e il male si insinua davvero: i due cuginetti non avrebbe fatto nulla, nessun accenno alla violenza. Il gruppo si parla per alcuni minuti sino a quando qualcuno non inizia a insultare. I due “serbi”, spintonati, si allontanano. Il branco li insegue: il ragazzo cade e si frattura una gamba (per lui 20 giorni di prognosi in pediatria a Gallarate). Non è chiaro se la gamba si rompe a causa dei colpi inferti o della caduta, ma è certo che il ragazzo, una volta a terra, è stato preso ferocemente a calci, ancora, dai coetanei. La cugina piglia qualche scarpata e viene ricoverata (già dimessa) a causa dello choc dell’aggressione. Dall’ospedale parte la denuncia: i ragazzini vengono identificati.I cinque minorenni sono stati denunciati al tribunale dei minori. Nessuno andrà in carcere: se la caveranno tutti, probabilmente, con una sanzione.

e.romano

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