New York, 19 apr. (TMNews) – La governatrice dell’Arizona Jan Brewer ha posto il veto alla legge che richiedeva ai candidati alle elezioni presidenziali di provare di essere nati negli Stati Uniti, ai fini dell’iscrizione nelle liste elettorali nello stato. La legge era passata sia alla Camera che al Senato dello stato la settimana scorsa e, se fosse stata ratificata da Brewer, l’Arizona sarebbe stata il primo stato americano a introdurre questo tipo di legge. Presentata da un deputato repubblicano, era stata accolta con entusiasmo dal movimento dei “birthers”, che mette in dubbio che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama sia nato negli Stati Uniti, cosa che lo renderebbe ineleggibile.
La governatrice ha detto di essere turbata da una legge che avrebbe permesso al segretario di stato dell’Arizona di giudicare se i candidati per la carica più alta del governo americano avessero tutti i requisiti per concorrere alle elezioni. “Non sono a favore dell’idea di designare una persona come controllore delle liste elettorali. Ciò potrebbe portare a decisioni arbitrarie o sorrette da motivazioni politiche”, ha scritto la governatrice. “Non avrei mai immaginato di dovermi trovare di fronte a una proposta di legge che potrebbe richiedere ai candidati alla carica di presidente della più grande e potente nazione al mondo di presentare, tra gli altri, i documenti relativi alla circoncisione dopo la nascita a sostegno della candidatura”, ha scritto Brewer, riferendosi a uno dei documenti che secondo la proposta avrebbero potuto essere presentati in luogo del certificato di nascita.
Brewer ha anche esercitato il diritto di veto su un’altra proposta di legge, che avrebbe consentito di portare armi da fuoco nei campus universitari pubblici. Secondo la governatrice la proposta di legge era “scritta male” e avrebbe potuto essere interpretata anche in modo da consentire di girare armati anche nelle scuole elementari.
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