Usa/ Dopo discorso Unione il lavoro duro di Obama comincia adesso

New York, 26 gen. (TMNews) – Barack Obama ha fatto centro con il discorso di martedì sera sullo stato dell’Unione, il secondo della sua presidenza. Secondo un sondaggio della CBS News tra i telespettatori, il discorso ha avuto l’approvazione del 91% degli americani.

Anche tra i repubblicani della nuova maggioranza della Camera uscita dalle elezioni del novembre scorso, le parole di Obama sono state accolte bene: secondo Politico.com, sempre informatissimo su quello che succede al Congresso, il discorso è anzi piaciuto ai parlamentari conservatori più che ai colleghi di partito democratici del presidente.

Alle parole alate sulla necessità di lavorare insieme, democratici e repubblicani, per battere la crisi economica e arginare il debito pubblico, ora dovranno però seguire i fatti, e secondo uno dei repubblicani più potenti il tempo per farlo è poco. Mitch McConnell, capogruppo repubblicano al Senato, dice che il momento giusto per passare le riforme “è adesso, nei prossimi sei-nove mesi”.

Lo spirito bipartisan evocato dal presidente sarà messo alla
prova parlamentare tra pochissimo: Obama presenterà entro poche
settimane al Congresso il bilancio per l’anno fiscale 2012. Dopo
l’accordo sul taglio alle tasse raggiunto nel dicembre scorso tra
Casa Bianca e repubblicani, le basi per un nuovo compromesso ci
sono tutte.

Su tutto però aleggia lo spettro delle elezioni presidenziali 2012, dato che la campagna elettorale permanente imposta da internet e dalle news incessanti via cavo rende la data più vicina di quanto sembri. E secondo diversi osservatori il discorso di Obama ha di fatto avviato la campagna, e con il piede giusto. Jeffrey Alexander, professore di sociologia alla Yale University e autore di un libro sulla campagna di Obama del 2008, dice che il presidente ha fatto benissimo a evocare l’ottimismo americano, buttando il cuore oltre l’ostacolo della crisi economica. “E’ la prima volta che il pubblico vede la personalità per la quale hanno votato” da quando Obama è presidente, secondo Alexander, per il quale il richiamo ai valori comuni dopo la strage di Tucson ha riportato alla ribalta l’Obama del 2008 che convinceva tutti.

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