New York, 29 giu. (TMNews) – Un Obama dai toni duri, a tratti quasi frustrato, che non ha usato mezzi termini per dire che il tempo stringe sull’accordo per alzare il tetto del debito e che tutti, di un partito e dell’altro, dovranno fare scelte dolorose. Nella conferenza stampa alla Casa Bianca per fare il punto sul negoziato il presidente ha usato buona parte dei settanta minuti per accusare i repubblicani di giocare col fuoco, e ha scelto una linea e un tono quasi da campagna elettorale per dare contro a “società petrolifere, manager degli hedge fund, proprietari di jet aziendali” e schierarsi decisamente dalla parte degli americani medi che ha più volte evocato.
Il 2 agosto scade il termine per trovare un accordo sull’innalzamento del debito pubblico, “una scadenza vera, seria” prima della quale va trovato un accordo pena “conseguenze significative”. Secondo Obama “abbiamo fatto dei progressi veri, la scorsa settimana abbiamo trovato più di un miliardo di dollari di tagli, ma bisogna fare di più”. Ma non si possono chiedere sacrifici indiscriminatamente: “Non si può ridurre il deficit senza avere più gettito. Che non potrà venire dalle famiglie della classe media, ma da gente che se la passa molto bene e che ha le tasse più basse da persino prima che io nascessi”. (segue)
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