New York, 11 mag. (TMNews) – “Yes we can”. Da El Paso, Texas, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama crede che un accordo bipartisan per riformare le leggi sull’immigrazione non solo sia possibile ma “è doveroso perché l’immigrazione è l’America. La nostra è una nazione fatta da immigrati”. Oltre a indicare i motivi storici per una riforma, il presidente ha indicato come questa sia un “imperativo economico”. “Le multinazionali americane leader nel settore tecnologico come Yahoo!, eBay e Google sono state tutte fondate da immigrati”, ha detto Obama aggiungendo, “nel mercato globale è un dovere non solo attrarre i talenti ma anche tenerli cosicché il prossimo Google non nasca in India o Cina”.
Obama ha indicato come la riforma dell’immigrazione, “eliminando l’economia sommersa che sfrutta la manodopera a basso costo e impedisce la crescita del salario medio”, porterebbe dei benefici consistenti alla classe media statunitense. “Oggi”, ha spiegato il presidente, “il nostro approccio non solo tollera coloro che infrangono le leggi ma punisce quelli che seguono le regole. Quel che possiamo fare per garantire la sicurezza dei confini è rinnovare interamente il sistema cosicché ci siano meno incentivi per i clandestini”. “Questo”, ha continuato il presidente, “permetterebbe alle forze dell’ordine di concentrarsi maggiormente sulle vere minacce dell’immigrazione clandestina – dal narcotraffico a coloro che vengono negli Stati Uniti per commettere crimini e violenze”.
Obama, in un commento che sa di campagna elettorale, ha poi sottolineato come la sua amministrazione abbia già fatto ciò che alcuni repubblicani chiedono “ma questi non saranno mai soddisfatti. Li capisco. É la natura della politica”.
Il presidente ha quindi chiesto agli americani interessati alla riforma di partecipare attivamente al dibattito, “abbiamo bisogno di fare capire a Washington che c’è un movimento nazionale favorevole al cambiamento. È solo con una riforma delle leggi sull’immigrazione che possiamo garantire che il paese accoglierà il talento di coloro che ci possono aiutare ad affrontare le sfide future e che rimarremo fedeli all’antico ideale americano: se ci provi ce la fai”.
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