New York, 27 giu. (TMNews) – Tempi duri per i negozi di animali di San Francisco. Al vaglio del Board of Supervisors della città, il consiglio della contea di San Francisco, c’è una proposta di legge che vuole vietare la vendita di tutti gli animali domestici, non solo cani e gatti, come recitava un precedente disegno di legge, ma anche uccellini, criceti, pesci, topolini e rettili e qualsiasi altra forma animale che vola,
corre, nuota o striscia. L’idea dietro la proposta è quella di contrastare il fenomeno dell’abbandono e del maltrattamento degli animali da parte di padroni che li comprano come se fossero merce o oggetti di decoro per la casa. Per soddisfare la domanda di animali domestici, sostengono gli animalisti, gli allevamenti sono sempre più affollati, in una sorta di catena di produzione che come esito ha poi spesso l’abbandono o il maltrattamento degli animali domestici.
“Da Cartesio in poi è diventata comune nella cultura occidentale l’idea che i pesci e gli altri animali non abbiamo sentimenti, non soffrano e che noi possiamo fare nei loro confronti tutto quello che vogliamo. Li trattiamo come se fossero beni di largo consumo” ha detto in un’intervista al Los Angeles Times Philip Gerrie, coautore della proposta di legge e membro della Commission of Animal Control and Welfare, la commissione del Board of Supervisors di San Francisco che si occupa delle questioni relative agli animali. La commissione spera che il divieto di acquisto di animali a San Francisco, qualora approvato, possa stimolare l’adozione degli animali abbandonati che si trovano nei rifugi.
Non sono mancate le reazioni dei venditori di animali domestici, un settore che a San Francisco ha un giro di affari dai 45 ai 50 milioni di dollari all’anno, “è la proposta più radicale che abbiamo mai visto a livello nazionale e obbligherà molti negozi di animali a chiudere” hanno detto i rappresentati di categoria.
Ma qualora la proposta di legge passasse potranno dormire sonni tranquilli i venditori di bestiame e di animali destinati all’alimentazione umana. Pesci vivi, pollame, tartarughe e crostacei potranno continuare a essere venduti vivi nei mercati di San Francisco, purché destinati alla tavola.
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