«Va costruita la base del futuro. Tanto da fare, poco da parlare»

Varese Calcio - Roberto Verdelli, nuovo responsabile del settore giovanile, pronto al suo terzo ciclo biancorosso

È notizia ormai di giovedì la nomina di Roberto Verdelli in qualità di responsabile del settore giovanile del Varese Calcio. Per Verdelli si tratta di un ritorno in biancorosso, dopo le esperienze con il Varese dei Turri e dei Sogliano. Cambia la proprietà, cambia il ruolo, cambia l’impegno, ciò che rimane intatto è l’entusiasmo con cui Roberto intraprende questa avventura: «É il mio

terzo ciclo al Varese, e torno qui con grande entusiasmo ma allo stesso tempo con la consapevolezza che il mio ruolo oggi è diverso dalle altre volte. In molte cose, perché precedentemente facevo parte di una struttura collaudata mentre adesso la mia mission è quella di ricreare il settore giovanile che c’era fino a due anni fa ma con una prospettiva sul futuro».

Un compito non facile, dunque: «Sicuramente. Nella mia carriera ho fatto l’allenatore, il responsabile tecnico e dell’area scouting, il responsabile degli osservatori anche della prima squadra. Questo è un ruolo diverso, c’è una responsabilità di programmazione e tutto da gestire». Tempo da perdere ce ne è davvero poco, tanto che Verdelli è già operativo: «Allestiremo delle squadre limitate al potenziale attuale del settore giovanile e inizieremo a mettere le basi per un settore giovanile del domani. L’anno prossimo è fondamentale e strategico per cercare le risorse sul territorio. Garantiremo la creazione della Juniores Nazionale e dei Giovanissimi provinciali, mentre stiamo lavorando sodo per cercare di allestire anche la squadra Allievi. Non potremo saperlo prima di 15/20 giorni. La stagione scorsa Allievi e Giovanissimi hanno preso parte ai campionati professionisti, allo stato attuale i tempi sono ristretti per mettere in piedi due squadre di quel livello. Tra venti giorni scatta la stagione burocratica e quindi dal primo luglio i giocatori possono firmare i cartellini.I tempi di trattativa sono esigui, perciò non voglio dare informazioni sbagliate. Ma ci impegneremo per far sì che un progetto diventi una possibilità».

La speranza di Verdelli è quella di riportare il settore giovanile del Varese al livello sui cui si era stabilito non più di tre anni fa: «Stiamo organizzando lo staff per avere le risorse umane per costruire un’area scouting che possa supportare il mio lavoro nel costruire le squadre del futuro. L’intenzione, non in questa stagione ma da quella successiva, è quella di avere almeno quattro squadre: Juniores o Berretti in base al campionato che farà la prima squadra, una di allievi (2002) e due di Giovanissimi (2004)». L’annata 2002 è travagliata per il Varese, perché a seguito del fallimento dell’estate 2015, si è spostata in blocco alla Varesina, mentre la scorsa stagione è stato stipulato un accordo di collaborazione con l’Insubria. L’accordo prevedeva però che, al termine della stagione, i giocatori tornassero di proprietà dell’Insubria; il Varese si trova quindi a dover gestire un buco generazionale. Tornando a Roberto Verdelli, ci spiega così il suo impatto con questo nuovo Varese: «Ho percepito da subito la volontà e la determinazione nel volermi all’interno della squadra. La società mi ha accolto bene, sono al lavoro da un paio di giorni e ci sarà tanto da fare e poco da parlare».