Vaccini, scatta l’allarme in sette regioni. Coperture sotto la soglia della sicurezza

Il rallentamento della campagna vaccinale, per diversi motivi, lascia spazio a rischi reali. La salute pubblica non può più permettersi passi indietro, perché bastano brevi fragilità nelle difese immunitarie collettive per vanificare anni di progressi nella prevenzione (immagini di repertorio)

ROMA – I dati più recenti mostrano una situazione preoccupante. Diverse regioni italiane hanno registrato coperture vaccinali al di sotto della soglia di sicurezza del 95%, un dato che suscita allarme tra gli esperti. Le maggiori criticità emergono dalla Sicilia fino alla provincia autonoma di Bolzano, dove le immunizzazioni sono troppo basse per garantire l’immunità di gregge.

Questa condizione mette a rischio non solo i bambini ma l’intera comunità, soprattutto se l’attenzione cala e si abbassano le difese collettive. Proprio per questo motivo gli operatori sanitari lanciano un appello chiaro. Se molliamo rischi seri, perché ogni calo nelle coperture può provocare recrudescenze di malattie già debellate.

Le disparità regionali sono evidenti anche considerando altri indicatori. Nel 2023 la copertura per la poliomielite tra i bambini a 24 mesi è risultata in linea con il target nazionale solo in alcune regioni. Dodici realtà amministrative hanno superato il 95 per cento, mentre la provincia autonoma di Bolzano e la Sicilia sono rimaste significativamente al di sotto, con percentuali inferiori al 90%.