Valganna come la Siberia Un viaggio a 20° sotto zero

VALGANNA La «Siberia del Varesotto». Questa è la Valganna. Che ha indossato, anche in questo scorcio di gelido inverno, la coccarda di luogo più freddo di tutta la provincia. Merito dei 20 gradi sotto lo zero (addirittura peggio secondo alcune rilevazioni semi ufficiali che indicano il picco a quota -22) messi a segno sul finire della scorsa settimana. E merito, o colpa a seconda dei punti di vista, anche del gelo che anche ieri ha continuato ad imperversare. Con buona pace dei residenti costretti a fare i conti con i problemi legati ad un freddo così intenso.

Su tutti l’assenza di acqua. Ghiacciata nelle tubature delle rete principale ma anche all’altezza dei contatori e dei raccordi con le condotte domestiche. Un problema non da poco. Iniziato a cavallo tra domenica e lunedì e ancora in attesa, nonostante i decisi passi in avanti delle ultime ore, di completa risoluzione. Ieri mattina, infatti, le criticità maggiori hanno riguardato il borgo di Mondonico, la piccola frazione inerpicata sui monti del  comune di Valganna. Abitato rimasto senz’acqua per alcune ore proprio per un guasto alla rete idrica, legato al grande gelo.

Così ieri mattina sono stati i vigili del fuoco a dover raggiungere le cisterne nei pressi del paesino, rimpinguandole con 5000 litri d’acqua. Mentre i tecnici comunali, gli idraulici di alcune imprese e i gestori delle rete, hanno fatto scattare l’operazione riscaldamento delle condotte. Perché il problema è stato proprio causato dalla formazione di ghiaccio all’interno degli snodi di collegamento con l’acquedotto. Specialmente nelle zone di raccordo dove è più facile che il freddo complichi le cose. Situazione che, grazie agli interventi di «sghiacciamento» è poi tornata sotto controllo.

L’acqua che ha ripreso a scorrere dalla rete principale. Senza però arrivare in tutte le case. Sia a Mondonico, sia a Ganna. Dove al problema della rete pubblica, si sono sommati quelli alle reti. «Purtroppo – ammette il sindaco di Valganna, Giacomo Bignotti – contro queste temperature c’è davvero poco da fare. E quando si arriva a 20 gradi sotto lo zero anche le reti principali possono gelare. Il nostro intervento, però, ha ridotto al minimo i disagi, anche se alcune operazioni, specialmente sugli impianti privati, sono tutt’ora in corso. Con squadre di tecnici comunali e idraulici che da diverse ore lavorano senza sosta».

I cittadini, con pazienza, aspettano la fine dell’emergenza. «Non ci sono alternative all’attesa – sospiravano ieri da Mondonico e Ganna, le due aree più colpite – perché con questo freddo può capitare. Non è la prima volta che succede». E anche le contromisure non sono facili da applicare. «In questi casi – ha confermato uno degli idraulici impegnati nelle manutenzione – si dovrebbero coprire i pozzetti dei contatori con lana di roccia o fogli di polistirolo. E magari lasciare scorrere di notte un filo d’acqua, in modo da evitare gelate».

Ma se ghiaccia la rete centrale non restano che le delicate operazioni di riscaldamento degli snodi, o la loro sostituzione. Circostanza che riporta d’attualità il soprannome di «Siberia» guadagnato, suo malgrado, da queste località. Con il ghiaccio che, oltre a causare problemi, diventa attrazione. Come per i pattinatori che scivolano sulla superficie del laghetto di Ganna e le centinaia di curiosi che si accalcano, per immortalare con uno scatto, le cascate gelate delle «Grotte», proprio all’imbocco della Valganna. Autentico spettacolo della natura e del freddo. Il miglior biglietto da visita possibile per la zona più fredda del nostro territorio.

b.melazzini

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