The Land of rowing isn’t smoking free: Varese sceglie di dotarsi di ferree regole anti-fumo nel giorno di inizio gare dei Mondiali Under 23.
Nella zona del parco Zanzi riservata agli atleti e in tutte quelle interessate da loro passaggio o permanenza, sarà vietato fumare per l’intera durata della competizione, ovvero fino alla serata di domenica prossima.
L’ordinanza è stata resa pubblica dal Comune di Varese nella mattinata di ieri e già intorno alle 11, in più punti della cittadella del remo, facevano bella vista i cartelli con le sigarette sbarrate in rosso: «Un modo per tutelare la salute anche in relazione al massiccio afflusso di pubblico previsto – c’è scritto nel documento amministrativo – e ridurre l’esposizione agli effetti cancerogeni del fumo passivo».
Le sanzioni possono essere salate: da 25 a 500 euro per chi verrà sorpreso con in bocca una “bionda”. E c’è un intero esercito di uniformi verdi pronto a vigilare ed eventualmente comminare: «È una questione di civiltà – spiega Fausto Gambaro, coordinatore delle Guardie ecologiche volontarie – Sia nei confronti dei tanti giovani che popoleranno la Schiranna in questi giorni, sia per preservare la pulizia dell’intero parco che, così com’è ora, è tirato a lucido e non va sporcato».
Già il parco: niente fumo ma tanto arrosto. Il villaggio dei canottieri vive un sabato leopardiano nonostante sia solo mercoledì: l’atmosfera, la quantità di persone presenti, la frenesia di colori e voci è così diversa rispetto alla quiete dei giorni scorsi.
Per i sentieri del parco Zanzi, atleti e barche viaggiano veloci da un punto all’altro. Le squadre portano i pesanti scafi sotto il tendone del controllo pesi: qui, i giudici della federazione – coadiuvati dai volontari – prendono nota della stazza dei pesanti scafi. Le regole sono ferree, pena la squalifica: un singolo non va bene se è sotto i 14 kg; l’otto, l’ammiraglia, deve essere tarato almeno sui 96. Questione di numeri che possono essere il discrimine tra vittoria e sconfitta.
Come lo è la preparazione di ogni singola barca: sotto le fronde degli alberi, interi team sono occupati a levigare, pulire e montare con una cura che non sorprende.
Poco più lontano, Mario Cuomo ed i suoi compagni del “quattro con” stanno vivendo gli ultimi momenti di relax (e di stretching) prima delle batterie: si va in acqua alle 15, lo spauracchio tra loro e le semifinali è la Francia.
Verso le 14.30 si popolano anche il molo e le tribune: il primo accoglie chi sta per partire verso un sogno iridato lungo 2 km, da percorrere piano all’andata – scaldandosi verso il punto di partenza – tutto d’un fiato al ritorno, quando i tempi contano davvero. Le seconde, invece, si animano della vita dei supporters pronti a sgolarsi per spingere i beniamini verso le qualificazioni: se ci dovesse essere una classifica anche del tifo, russi e canadesi si piazzerebbero sul podio, dietro ovviamente ai padroni di casa.
Per abbracciare i loro prodi ci saranno tempo e spazio appositi: il Comitato Organizzatore ha previsto anche un’area riservata alle emozioni tutte private e denominata “Kiss and cry”.
A fine pomeriggio si ritorna tutti sotto coperta. Varese, Gavirate, Gazzada, Olgiate, Legnano, Vergiate, Cittiglio: sono tante e dislocate per tutta la provincia le basi scelte da team e turisti per pernottare in queste serate mondiali.
Il flusso di persone che, a vario titolo, è arrivato a Varese per l’occasione si attesta sulle 10.000 presenze.
Fra i luoghi interessati, c’è pure la bucolica cornice di Mustonate, dove hanno trovato posto i familiari delle nazionali di Stati Uniti, Australia, Germania ed Inghilterra. Circa trenta persone che potranno godere di un’offerta messa in piedi apposta per i Campionati: i tour in carrozza per le vie del borgo, alla scoperta delle scuderie e dei tanti punti panoramici; gli spritz-party, proposti tutte le sere all’Osteria delle Scuderie; sabato – infine – un concerto presso il padiglione della musica, tenuto dall’Accademia dei Piaceri Campestri alle ore 19.n
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