Van Wilder trionfa a Varese in una Tre Valli entusiasmante ed avvincente

Non vincono i favoriti, bensì il giovane corridore belga, che in modo inaspettato ha allungato gli altri inseguitori sulla salita di Morosolo

VARESE – E’ stata una Tre Valli aperta quasi fino all’ultimo e con un grande lavoro delle squadre e dei gregari quella che è terminata poco fa a Varese, in Via Sacco. La corsa, che conclude il trittico lombardo, ha visto un grande tatticismo dei campioni più accreditati che però ha favorito paradossalmente il meno accreditato, il giovane belga Ilan Van Wilder, del team Soudal Quick-Step. Dietro di lui Richard Carapaz, ecuadoregno, corridore dell’EF Education-EasyPost , che ha provato l’allungo dagli inseguitori negli ultimi metri tra Casbeno e Via Sacco, ma inutilmente. Il primo italiano, Filippo Zana, della Jayco AlUla,è arrivato sesto.

Richard Carapaz, secondo classificato

Un circuito cittadino faticoso ed avvincente, che ha visto un continuo alternarsi nel gruppo di testa di diversi corridori, per poi consolidare, nell’ultimo giro, un gruppo di inseguitori formato da grandi campioni: Primož Roglič, sloveno della squadra Jumbo-Visma, Rigoberto Uràn, colombiano della EF Education-EasyPost, Tadej Pogačar sloveno dell’UAE Team Emirates ed altri. Circondato da due ali di folla però è stato alla fine Van Wilder ad aggiudicarsi la 102^ edizione della Tre Valli Varesine, che è riuscito a scegliere il momento giusto per staccare il gruppo ed involarsi alla vittoria.

ordine di arrivo della 102^esima Tre Valli Varesine

Nota di merito per un giovane e talentuoso italiano. Alla partenza di Busto Arsizio, una decina di corridori vanno subito all’attacco, ma l’unico che resiste per 140 km, quasi fino alla fine, in testa alla corsa è Walter Calzoni; bresciano della Valcamonica, classe 2001, il giovane ventiduenne della Q36.5 Pro Cycling Team ha visto intorno a sè alternarsi diversi corridori, che poi hanno abbandonato la testa uno dopo l’altro durante il circuito cittadino di Varese. Lungo l’ultima salita di Morosolo, a circa 15 km dall’arrivo, anche lui ha ceduto il passo agli altri campioni ed è rientrato nel gruppo, ma il talento e la resistenza di questo giovane corridore italiano fanno ben sperare per il futuro.