Vanna Marchi, in cella da un giorno pensa a video-redenzione

Bologna, 6 mar. (Apcom) – E’ iniziata la seconda vita di Vanna Marchi e della figlia Stefania Nobile. Il carcere della Dozza di Bologna – dove sono state portate ieri sera dai carabinieri di Imola – è l’ultimo passaggio della “redenzione” delle due donne condannate dalla Cassazione per truffa. “La Magistratura e tutta l’opinione pubblica si dovrà rendere conto di questa nostra trasformazione”. Ma per la

Nobile si parla già di una pena da scontare ai domiciliari, per le sue condizioni di salute. Il pensiero-progetto di Marchi e Nobile è riportato dal loro legale Liborio Cataliotti, che le ha incontrate questa mattina dalle 9.30 alle 12 “per verificare insieme a loro tutte le carte e i documenti in nostro possesso” e per decidere “il comportamento da tenere nei prossimi mesi”.

In mattinata si è diffusa la voce di un possibile incontro tra
la ex teleimbonitrice e Anna Maria Franzoni, la mamma del piccolo
Samuele ucciso nella casa di Cogne, anche lei rinchiusa nel
carcere emiliano, e di un possibile video girato dalle due donne.
Il legale ad Apcom smentisce la ricostruzione fatta da alcune
fonti di stampa e spiega: “Vanna e Stefania hanno realizzato un
video con il telefonino, subito dopo aver ricevuto la mia
telefonata che le informava della sentenza da Roma. Dura 40
minuti, venti minuti per ognuna. Un incontro con la Franzoni? Non
lo so, forse si sono viste un attimo, ma 22 ore su 24 sono chiuse
in cella, non possono incontrare nessuno”. Il video “fatto in
casa” è ora in possesso dell’avvocato Cataliotti e verrà con ogni
probabilità diffuso la prossima settimana. “Dobbiamo ancora
decidere su quale tv diffonderlo – precisa il legale -. Contiene
l’altra faccia della medaglia, quella che molte televisioni hanno
voluto nascondere per tutto questo tempo. In troppi si sono
concentrati soltanto sul gossip, sul colore dei capelli di Vanna,
sulle loro compagnie… le hanno dipinte come delle streghe”.

Quella iniziata ieri sera nel carcere emiliano è l’ultima tappa di espiazione iniziata sette anni fa. Di questo si renderà conto nel video amatoriale che verrà diffuso la prossima settimana. “Vogliamo continuare a dipingerle come delle streghe per tutta la vita? – domanda Cataliotti – Nessuno ha raccontato che in questi anni le mie due assistite hanno lavorato come cameriere, hanno per la maggior parte dei casi

ripagato le vittime” delle loro truffe “e sono sempre rimaste a disposizione della giustizia. Forse – continua il legale – qualcuno dimentica che ci sono decine di paesi nel mondo dove non è prevista l’estradizione e avrebbero tranquillamente potuto fuggire dall’Italia avendo sempre avuto a disposizione il passaporto”. Lunedì o martedì la difesa incontrerà ancora una volta le clienti per definire le modalità di diffusione del video.

Ma come è trascorsa la prima giornata di carcere? “Non creda che
io abbia potuto parlare di chissà che cosa con la Marchi e la
Nobili – precisa Liborio Cataliotti -. Abbiamo rivisto soltanto
delle carte, per dimostrare la volontà di iniziare la nuova vita
alla magistratura e all’opinione pubblica. Non ho avuto nessuna
impressione particolare e nemmeno loro l’hanno avuta nei
confronti del carcere. Per loro inizia il conto alla rovescia,
nella speranza che il loro corretto comportamento possa portare
ad una eventuale riduzione della pena”. Al momento, continua “non
hanno incontrato nessun altro parente o conoscente. I due
compagni potranno far loro visita martedì prossimo”. Ma le due
donne, che condividono la stessa cella, non staranno
probabilmente tutto il tempo unite. Infatti il legale ha già
pronte le richieste per una verifica immediata delle condizioni
di salute di Stefania Nobile che “a causa di una sua malattia non
può convivere in un ambiente di questo tipo”. Si chiederanno i
domiciliari? “E’ azzardato parlare di questo. Saranno i medici
che metterà a disposizione la magistratura a decidere il da
farsi”.

Pat

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