VARESE – Un gesto che ha lasciato sgomento e rabbia: l’abbattimento improvviso di una maestosa quercia davanti alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, nel cuore di Biumo Inferiore, ha colpito duramente la comunità locale. L’albero, parte integrante del paesaggio e della memoria collettiva del quartiere, è stato tagliato all’alba di mercoledì, con un preavviso considerato insufficiente dai cittadini.
«Il cartello che annunciava l’intervento è stato affisso solo la sera prima», racconta Cesare Lorenzi, residente della zona. «L’abbattimento è iniziato poche ore dopo, all’alba. Una procedura che ha il sapore della fretta, forse per evitare contestazioni».
Le proteste non si sono fatte attendere. Alcuni abitanti hanno documentato l’intera operazione con foto e video, inviando il materiale a Daniele Zanzi, agronomo di riconosciuta esperienza. Dall’analisi delle immagini, Zanzi ha confermato segni di alterazione del legno e possibili problemi all’apparato radicale, forse dovuti a un fungo in fase avanzata. Tuttavia, ha anche espresso dubbi sulla profondità delle indagini svolte: «Non so se siano stati fatti tutti gli accertamenti necessari. Quello che è certo è che questa amministrazione tende a decidere con leggerezza su questioni così delicate».
In una città che si definisce “giardino”, l’abbattimento di un albero storico diventa simbolo di un malessere più ampio: la gestione del verde urbano e la distanza tra decisioni istituzionali e sensibilità dei cittadini. A Biumo Inferiore, resta ora un vuoto visibile, non solo nel paesaggio, ma anche nella memoria della comunità.