Jevohn Shepherd è ufficialmente un giocatore della Pallacanestro Varese. Come annunciato ieri, la firma sul contratto era già stata apposta nella giornata di martedì, mancava solo l’ufficialità, che puntualmente è arrivata ieri intorno all’ora di pranzo. Shepherd è un’ala canadese con passaporto giamaicano, quindi Cotonou, che ha giocato l’ultima stagione a Barcellona Pozzo di Gotto, in Lega Due Gold, con cifre di tutto rispetto: 17,4 punti, 5,2 rimbalzi, 1,8 assist con 1,2 recuperi in 37 minuti di media sul parquet.
Adesso arriva il bello
Nato l’8 aprile 1986 a Toronto, è alto 198 cm e pesa 98, è un prodotto della University of Michigan, da cui è uscito nel 2009. È arrivato in Europa nel 2010, precisamente in Germania andando a far parte del poster dell’Osnabruck e poi dal marzo 2011 a Francoforte, nella sua seconda stagione tedesca che lo ha portato a laurearsi MVP della Bundesliga.
Successivamente un lungo girovagare tra Olanda e Romania, prima di sbarcare a Omega e successivamente a Barcellona Pozzo di Gotto dove, come detto, ha chiuso la sua ultima stagione. Nel suo curriculum anche un bronzo alle Universiadi del 2007 con la nazionale canadese, con cui ha partecipato al Mondiale del 2010. Lo stesso Shepherd, con un cinguettio su Twitter martedì sera, ha annunciato
la sua firma con la OpenjobMetis con grande gioia: «Ritorno in Italia per il 2015-16, sono grato di poter far parte di una società dalla così grande tradizione». L’anno scorso l’esperimento di portare un giocatore esperto dalla A2 al piano di sopra ha funzionato con Craig Callahan, che si è guadagnato l’apprezzamento di tutto il pubblico varesino con tante prestazioni di sostanza.
Ora la palla passa alle altre operazioni più succose, su cui ci aggiorna direttamente il direttore sportivo Arrigoni, appena rientrato dalla trasferta americana: «Ci mancano due guardie per completare una rotazione a tre, e successivamente due lunghi. Per quanto riguarda le guardie, per il momento nel ruolo abbiamo solo Cavaliero, e stiamo cercando due elementi: un playmaker ed una cosiddetta “combo guard”, che sia in grado di giocare sia da uno che da due. Differentemente da quanto scritto, Craft non è mai stato preso in considerazione anche se è un ottimo giocatore, molto interessante e di valore. Frazier è altrettanto interessante, ma è da qualche giorno che ormai ci risulta difficilmente proponibile in Europa. Ci terrei a precisare anche che non stiamo cercando la guardia titolare, bensì due giocatori che vadano a completare una rotazione a tre, che è una cosa ben diversa».
Strategie che cambiano
Il discorso passa ai lunghi, con qualche conferma in più: «Oltre alle due guardie, ci servono due lunghi. Okaro White è diventato un po’ fuori budget, a causa anche delle varie dinamiche di mercato, mentre Jerrelle Benimon è un nome che stiamo valutando tra quelli che vediamo e che ci vengono proposti, all’interno di una rosa molto più ampia, perché chiaramente non possiamo restringere il campo a soli due giocatori, per non rimanere con il cerino in mano».
Capitolo mercato a parte, riprende oggi la campagna abbonamenti: sono state staccate fino ad ora 875 tessere, nei primi due weekend di sottoscrizione. La prima sessione a tariffe ridotte e con prelazione del posti per i vecchi abbonati, attiva dal 9 luglio, si chiuderà domenica 26. Il discorso abbonamenti verrà poi ripreso il 10 settembre, a roster completato.n