Varese al top di baby-disoccupati “Dote” per un giovane su quattro

Al via dal primo maggio Garanzia Giovani, in Lombardia sfrutta l’onda lunga del modello della “Dote unica lavoro”.

In provincia di Varese si pone un obiettivo molto ambizioso: intaccare quel 25% di giovani disoccupati nella fascia d’età tra i 15 e i 29 anni, livello record in tutta la Regione.

Ieri mattina l’auditorium Testori di Palazzo Lombardia ha ospitato oltre 300 operatori dei servizi al lavoro e alla formazione per il convegno sulla “Dote unica lavoro”, il modello per le politiche del lavoro di Regione Lombardia che, come ricorda l’assessore all’Istruzione, formazione e lavoro , «è il punto di riferimento per il piano europeo “Garanzia Giovani”» varato dal primo maggio a livello nazionale.

Se la “dote unica” permette ai giovani sotto i 29 anni (ma anche ai disoccupati) di accedere a percorsi personalizzati in relazione al proprio livello di occupabilità, attingendo da “panieri” di servizi definiti da standard regionali, la “Garanzia Giovani” si basa sullo stesso principio, con risorse europee e nazionali, focalizzandosi sulla fascia dai 15 ai 29 anni. In provincia di Varese i dati (elaborati da Astraricerche e Manageritalia) sono particolarmente allarmanti, visto che il numero di disoccupati si attesta al 25,7%: oltre un giovane su quattro, la percentuale più alta tra tutte le province lombarde.

Per fare qualche raffronto, a Bergamo sono al 15,5, a Como al 23,6%, mentre persino a Lodi, dove la disoccupazione complessiva è più alta che a Varese (9% contro 8,6%), quella nella fascia 15-29 non va oltre il 20,1%. D’altra parte uno degli obiettivi che si pone Regione Lombardia è il contrasto al fenomeno dei Neet (Not engaged in Education, Employment or Training): 260mila giovani in quella fascia che non lavorano e non studiano.

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