Varese, al via i divieti estivi contro l’alcol in strada: stretta serale nelle zone a rischio

Dal 1° giugno al 28 settembre stop al consumo e all’asporto di alcolici dalle 17 alle 6 in centro, stazioni e quartieri sensibili. L’obiettivo: combattere degrado e disturbi serali. Ma servono controlli costanti per non vanificare la misura.

Torna anche quest’estate a Varese il divieto di consumo e vendita di alcolici da asporto nelle aree urbane più sensibili. A partire da domenica 1 giugno e fino al 28 settembre, scatterà il provvedimento che proibisce di bere alcolici in strada e acquistarli per portare via tra le ore 17 e le 6 del mattino seguente, in una stretta che punta a garantire maggiore decoro urbano e sicurezza serale.

Le zone interessate sono le stesse già coinvolte negli anni passati:

  • Piazza Repubblica e vie limitrofe
  • Zona stazioni
  • Centro storico
  • Quartiere di Biumo

Si tratta di aree spesso teatro di assembramenti, bivacchi, liti e disturbi alla quiete pubblica, in particolare nelle ore notturne, dove l’abuso di alcol rappresenta un fattore ricorrente.

Le eccezioni al divieto

Il provvedimento non coinvolge:

  • Bar e ristoranti, se il consumo avviene sul posto
  • Consegne a domicilio
  • Commercianti ambulanti dei mercati, solo se servono al tavolo
  • Esercizi alimentari, ma solo se la vendita di alcolici non è l’attività principale

Proprio su questo punto si accende il dibattito: nei pressi di piazza Repubblica proliferano piccoli negozi – spesso a gestione etnica – che vendono birra e superalcolici a basso costo, contribuendo a creare le condizioni ideali per l’abuso serale.

Una situazione che rischia di vanificare l’efficacia del divieto, se non supportata da controlli puntuali e continui da parte delle autorità. Il provvedimento, infatti, rappresenta solo uno strumento normativo: perché sia realmente efficace, dovrà essere accompagnato da presenza sul territorio, sanzioni immediate e un dialogo costruttivo con gli esercenti.

Intanto, il Comune ribadisce l’intenzione di favorire una convivenza più civile, soprattutto nei mesi estivi, quando la città si anima e il rischio di degenerazioni aumenta.