Varese, arrestata all’Esselunga: rubato vino e danneggiata una volante della polizia

VARESE – Una donna di 44 anni, originaria di Varese, è comparsa in tribunale per direttissima dopo essere stata fermata nella serata di venerdì all’Esselunga di viale Borri, dove è stata sorpresa con della merce non pagata. Secondo le accuse, avrebbe tentato di rubare prodotti per un valore inferiore ai 30 euro, ma alla contestazione di furto aggravato si è aggiunta anche quella di danneggiamento aggravato ai danni di una volante della Polizia di Stato.

Tutto è iniziato intorno alle 21, quando i sistemi antitaccheggio hanno rilevato un’anomalia. All’uscita, la donna è stata trovata con un cartone di vino nella borsa, senza scontrino. Con lei c’era un uomo che, all’arrivo degli addetti alla sicurezza, si è dileguato, presumibilmente portando con sé altra merce. La donna, portata in questura per accertamenti, durante il trasporto avrebbe dato in escandescenze e rotto il pannello in plexiglas che separa i sedili anteriori da quelli posteriori della volante.

In aula la donna, difesa dall’avvocato Oskar Canzoneri (sostituito in udienza dall’avvocata Mara Pieragostini), ha negato di aver rubato: «Quel vino l’ho comprato in un altro supermercato. Non so nulla di quello che aveva con sé la persona che era con me». Riguardo al danneggiamento dell’auto, ha detto di essersi spaventata e di aver aperto la porta con troppa forza, rompendo il divisorio accidentalmente.

Un ispettore della Polizia, presente in aula, ha invece raccontato che la donna, una volta salita in auto, ha cominciato a urlare e colpire il plexiglas fino a romperlo.

La Procura ha chiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere, mentre la difesa ha proposto una misura più lieve, come l’obbligo di firma. Il giudice Stefania Brusa ha convalidato l’arresto solo per il danneggiamento, senza disporre alcuna misura cautelare. Restano da chiarire i fatti attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza, già acquisite dalla Polizia.