Varese, avrebbero sottratto oltre un milione di euro a donne anziane malate, tre arresti

Una delle vittime era finita in una casa di riposo sotto assistenza pubblica, dopo la sottrazione di un grosso patrimonio (Immagine generica d'archivio)

VARESE – Si sarebbero impossessati di un milione e 200 mila euro, risparmi e lasciti ereditari di tre donne anziane e malate, raggirandole in modo da ottenere l’accesso al loro patrimonio. A scoprire la vicenda, le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Varese, con un’inchiesta che era partita da un’operazione sospetta sulla quale era scattata la segnalazione sulla base della normativa antiriciclaggio. Era così emerso che una donna anziana, con seri problemi psichici, era vittima di alcune persone che l’avrebbero

manipolata, convincendola a sottoscrivere atti che permettevano l’accesso al suo ingente patrimonio. L’anziana risultava essere ormai in una situazione di indigenza, malgrado fosse stata molto benestante. La vittima era stata indotta a cedere l’ingente eredità ricevuta dai facoltosi genitori, con appartamenti in note località di villeggiatura, finendo a vivere in una casa di riposo e sotto assistenza dei servizi sociali. Su questi elementi l’indagine ha poi permesso di individuare tre persone che sono finite in manette, con l’accusa di circonvenzione di incapace. Grazie alle intercettazioni telefoniche e agli accertamenti su conti correnti bancari, sono state individuate altre due vittime dello stesso meccanismo. Gli indagati avrebbero letteralmente selezionato le donne da raggirare, selezionando tra le più benestanti, quelle rimaste sole , in condizioni di salute precarie e psicologicamente fragili. Dalle intercettazioni è emerso che gli arrestati, parlando tra loro discutevano della necessità di far vivere le vittime più a lungo possibile, per continuare ad avere accesso ai loro patrimoni e che addirittura, una di loro sarebbe stata sottoposta a iniezioni di broncodilatatori per non perdere, in caso di morte della vittima, l’accesso alla pensione e la disponibilità dei suoi beni. Le vittime venivano tenute in stato di costante soggezione, con minacce e insulti. Le Fiamme gialle, oltre ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare, hanno eseguito anche il sequestro di parte dei fondi che sarebbero risultato del raggiro. Una polizza assicurativa in scadenza, che i tre stavano per incassare è stata congelata.