Varese, botte e insulti alla compagna: “Devi stare alle mie regole”. Tunisino condannato

Tre anni e un mese di carcere per maltrattamenti in famiglia a un 30enne che vessava la convivente cui vietava il costume da bagno per andare in spiaggia e che in un'occasione fu bersaglio del lancio di una sedia per un piatto di pasta troppo salato. Violenze verbali e fisiche che secondo la Procura avvenivano anche davanti ai figli minorenni della donna

VARESE – Un uomo di 30 anni, di nazionalità tunisina, è stato condannato ieri dal Tribunale di Varese a tre anni e un mese per maltrattamenti in famiglia. Secondo quanto ricostruito dall’accusa l’imputato, tra il 2020 e il 2022, ha vessato con botte e insulti la compagna 28enne all’epoca sua convivente.

“Devi stare alle mie regole”, questo il mantra che accompagnava, secondo gli inquirenti, le giornate della vittima. Vittima che non poteva indossare il costume da bagno per andare in spiaggia (concessi dal compagno leggins e maglietta che coprivano la maggior parte del corpo) e che in un’occasione fu bersaglio del lancio di una sedia per un piatto di pasta troppo salato.

L’ex compagno la costrinse a mangiare tutti gli spaghetti. In un’altra occasione la donna fu bastonata perché sospettata di intrattenere rapporti troppo amichevoli con l’ex marito. I maltrattamenti, secondo la Procura, avvenivano anche davanti ai figli minorenni della donna. Sino a quando la madre di lei ha detto basta denunciando l’accaduto.

Per il difensore del 30enne, l’avvocato Alberto Zanzi, in realtà la prova dei maltrattamenti non si è formata, complice il fatto che i figli minorenni non sono mai stati sentiti con la modalità dell’audizione protetta. Il collegio giudicante ha deciso diversamente condannando l’uomo.