VARESE – Il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Varese affronta una crisi operativa causata da una forte carenza di personale. La scopertura supera il 20%, con 72 posizioni scoperte su un organico di 480 vigili giuridicamente assegnati. A intervenire sulla situazione l’onorevole Stefano Candiani, oggi in visita alla caserma di via Legnani, che ha chiesto soluzioni immediate al Ministero dell’Interno. Secondo Candiani, il nodo principale risiede nelle cosiddette “leggi speciali”, che consentono trasferimenti individuali – spesso immediati – dopo l’assegnazione. Di fatto Varese riceve il personale, ma lo perde subito. Anche se la pianta organica teorica prevede 510 unità, in servizio operativo sono soltanto 408 (113 capi squadra/capi reparto e 295 vigili).
Candiani ha anticipato il monitoraggio ministeriale sulla situazione varesina e segnala che nuovi inserimenti derivanti dal 100º corso di formazione arriveranno a breve. Tuttavia, avverte che non bastano nuove assunzioni: serve una revisione dei criteri di calcolo dell’organico e la gestione dei trasferimenti. Suggerisce la creazione di bandi regionali specifici per le sedi con fragilità riscontrate.
Sindacati in allarme e stato di agitazione già proclamato
La FNS‑CISL di Varese ha già dichiarato lo stato di agitazione per denunciare le criticità operative. Le carenze emergono soprattutto in estate, periodo di emergenze e rischio incendi, quando alcune sedi operano con meno di cinque uomini. Nonostante tutto, i vigili rimasti garantiscono il soccorso: “Nessuna chiamata resterà insoddisfatta”, chiarisce il coordinatore Lino Coltellese.
Le dichiarazioni dell’onorevole Stefano Candiani
La crisi non può essere risolta solo con nuove assunzioni. Serve modificare il sistema degli organici, eliminare l’effetto delle leggi speciali e promuovere bandi regionali per rafforzare le sedi più critiche.
Lino Coltellese, coordinatore CISL-FNS
Il personale varesino lavora sotto pressione. Nonostante le carenze, il servizio non viene mai meno. Ma serve una risposta strutturale, non spot elettorali.