VARESE – Apertura abusiva di un esercizio pubblico, presenza di telecamere illecite che riprendevano i dipendenti e lavoro in nero. Sono tre le violazioni di legge contestate alla titolare ucraina di un locale di lap dance, situato a Varese in Via Tonale. A scoprire le irregolarità amministrative sono stati gli agenti della Polizia amministrativa della questura di Varese, i funzionari della Direzione provinciale del lavoro, i Vigili del Fuoco e i carabinieri del Nucleo per la tutela del lavoro, che nella notte tra venerdì e sabato scorso hanno effettuato un controllo per accertare le irregolarità del locale di via Tonale, che ora rischia la sospensione dell’attività, nel caso la posizione dei lavoratori non venga regolarizzata.
Nonostante l’esercizio dichiarasse di essere un circolo privato e quindi accessibile solo ai propri soci, gli enti preposti hanno in realtà scoperto che si tratta di un pubblico esercizio vero e proprio. Tante le violazioni contestate: mancanza della licenza comunale e dei requisiti necessari per un esercizio pubblico, lavoro in nero di tre dipendenti del locale e telecamere non autorizzate che riprendevano le dipendenti. La sanzione amministrativa imposta è di 30.000 euro. A rischio di sanzione penale la titolare che ha anche fornito false attestazioni di inizio attività e il gestore del locale, un uomo dello Skri Lanka accusato di resistenza a pubblico ufficiale.
e.besoli
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