Varese, “Crediamoci” ancora di più. Il primo round è tuo, non ti fermare

L’Openjobmetis espugna Lisbona nell’andata di Champions. Domani il ritorno

Il cielo di Lisbona è limpido, senza nuvole nemmeno a distanza di decine di chilometri. Quello della Openjobmetis è uno di quelli incerti, imperscrutabili: non sai se farà bello, ma neppure sei certo di un nuovo diluvio. La metafora descrive alla perfezione l’esordio stagionale di Varese: vittoriosa (72-75 il finale), ma non certo convincente. Domani a Masnago si difenderà il + 3: per la qualificazione alla Champions tutto è ancora ovviamente in bilico. Gli uomini di Moretti lasciano a desiderare nel contenimento del canestro, spesso e volentieri, soprattutto gli esterni. In attacco invece ci pensano prima Eyenga e poi i veterani (anche Bulleri) a far sorridere. Comunque sia, buona la prima

La cronaca. La Openjobmetis sognata e poi costruita in estate è in campo dal primo minuto. Dura poco: un falloso Anosike lascia presto il posto a Pelle, mentre Eyenga perfora il canestro come spesso ha fatto durante il precampionato, colpendo indifferentemente in entrata e dalla distanza. Dietro il suo leader offensivo Varese trova anche Johnson e sprazzi di buon gioco, ma quando si tratta di difendere non ha ancora la condizione fisica e gli automatismi per entusiasmare: ne approfittano Hollis, Barber e tutti i lusitani (12-8 al 5’, poi 28-25 al 10’). Si fa senza il “centrone”, che arriva anche alla terza penalità: dalla panchina Moretti “gratta” Bulleri e Avramovic, ma – in mezzo alle estemporaneità ancora di Johnson ed Eyenga – gli errori difensivi sono evidenti e permettono – dopo il massimo vantaggio biancorosso del 14’ (+3) – di rientrare ai padroni di casa. Al 20’ è 41-41.

Se alle sofferenze in retroguardia si uniscono quelle a rimbalzo, ecco costruito il quadretto delle difficoltà odierne di Varese, che nel terzo quarto smette anche di segnare con continuità (sarà 14-11 il parziale del periodo). La lista delle negatività non basta al Benfica per scappare, anche perché la Openjobmetis ritrova Oderah l’ex Avellino, apprezzabile per impatto dopo le sole penalità sul

tabellino del primo tempo. Il match corre sul filo del rasoio con continui cambi di padrone (55-54 al 30’): per vincere all’esordio serve il cambio di passo. Che arriva, anche se claudicante, con l’esperienza di Cavaliero e Kangur e sfruttando la tutt’altro convinta marcia della squadra dell’idolo locale Lisboa. Si decide in volata, e spunta Bulleri-Cipollini: sono suoi i canestri della staffa.

Raivio 4 (1/2, 0/1), Morais 13 (4/8, 0/4), Fernandes 6 (2/4 da tre), Oliveira 5 (1/2, 1/1), Loncovic 2 (1/2, 0/1), Soares 9 (2/2, 0/2), Barroso (0/1, 0/1), Andrade 10 (0/1, 2/3), Silva ne, Barber 12 (5/10), Dos Santos (0/1, 0/1), Hollis 11 (3/8). All. Lisboa

Anosike 4 (2/4), Maynor 11 (4/9, 1/3), Avramovic 2 (1/2, 0/1), Pelle, Bulleri 7 (1/2, 1/3), Cavaliero 5 (1/2, 1/3), Campani 8 (3/3, 0/1), Kangur 5 (1/2, 0/1), Canavesi ne, Ferrero, Eyenga 19 (4/7, 3/4), Johnson 14 (3/7, 2/4). All. Moretti

Jasevicius, Calatrava Cuevas, Milojevic

Da 2: B17/37, V20/38. Da 3: B5/18, V8/20. Tiri liberi: B23/26, V11/15. Rimbalzi: B39 (Hollis 10), V28 (Anosike 9). Assist: B10 (Fernandes 3), V18 (Maynor 8). Palle perse: B16, V12. Recuperate: B7, V7.