Varese, due milioni di danni per il vecchio trambus

VARESE È arrivata Tuv (Trasporti urbani Varese), se ne è andata Sila Varese. Ma con una coda velenosa, un’azione legale, notificata al Comune oltre un mese fa, con richiesta di risarcimento da 2milioni di euro al Comune di Varese per danni e inadempienze relative al vecchio progetto del Trambus. Una cifra da brivido a cui si arriva partendo da un danno intorno a 1,4 milioni a cui vanno aggiunti gli interessi maturati negli anni. Da ieri, in città il servizio di trasporto urbano è passato alla Tuv srl (composta dalle società Laudi e Castano), a cui Sila Varese srl, che versa in una difficile situazione finanziaria, ha stipulato un contratto di affitto.

E ha ceduto le sue quote nel Consorzio dei trasporti pubblici dell’Insubria con cui resta in vigore fino al 2012 il contratto di servizio del Comune. Sono stati mantenuti personale e automezzi, per gli utenti non dovrebbe cambiare nulla.

Anzi: «Pensiamo ci sarà un miglioramento per quanto riguarda manutenzione e pulizia, proprio perchè a causa delle difficoltà finanziarie di Sila negli ultimi mesi erano peggiorate – afferma l’assessore Fabio Binelli – con il nuovo soggetto, inoltre, crediamo sarà garantita più collaborazione col Comune». Il rapporto di Palazzo Estense con Sila, infatti, non è stato proprio rose e fiori. E lo dimostrerebbe il sassolino dalle scarpe toltosi dalla società privata al momento dell’addio.

Secondo alcune indiscrezioni, Sila starebbe per citare in giudizio il Comune di Varese, chiedendo 2 milioni di risarcimento per la questione “Trambus”, il progetto per cui Palazzo Estense nel 2000 ha ricevuto 14miliardi di lire per l’asservimento semaforico del trasporto pubblico, con marciapiedi, infrastrutture elettroniche, linee telefoniche nelle paline e semafori.

Un progetto avviato dall’amministrazione Fassa e poi abortito dall’amministrazione Fumagalli, che ha comportato passaggi societari tra Avt e Sila. La quale ora contesta il trasferimento di un cespite inesistente e per questo una modifica nel contratto di servizio, più altre inadempienze.

«Al momento non mi risulta che Sila abbia fatto causa al Comune, al massimo c’è una contestazione sull’applicazione di una norma contrattuale sullo sfruttamento pubblicitario di paline e pensiline – afferma Binelli – non mi stupirei però che accadesse, visto che la questione Trambus è stata oggetto di sistematiche riunioni in questi anni in cui Sila ha inventato di tutto pur di non fare quanto di sua competenza. In ogni caso, siamo tranquilli: siamo certi di aver operato bene per quel che riguarda la nostra amministrazione dal 2006 in avanti. Rilevo solo qualche contradditorietà nel periodo precedente, che potrebbe concedere a Sila qualche argomentazione da spendere davanti al magistrato, visto che il contratto con il Consorzio trasporti pubblici che abbiamo ereditato, firmato dall’allora assessore ai Trasporti Nicoletti e quello alle partecipazioni Taddei, è largamente lacunoso».

e.marletta

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