Varese è una bat-city, dove sicuramente anche Batman avrebbe trovato casa. Nella nostra provincia abitano 18 delle 32 specie di pipistrelli esistenti in Italia. Complessivamente, nel mondo, le specie sono 1100. I pipistrelli costituiscono un quarto dei mammiferi presenti sulla terra. Da noi si trovano sia pipistrelli stanziali, che pipistrelli “fissi”.
A favorirne la presenza sul nostro territorio ci sono le grotte e gli edifici antichi, luoghi tranquilli, poco illuminati e ricchi di fessure. Colonie di pipistrelli abitano nella chiesa del Brinzio, nel palazzo delle poste e nella questura di Varese. Tra le specie più comune da noi, segnaliamo gli “orecchioni” caratterizzati – come suggerisce il nome – da grandi orecchie.
Un sistema anti zanzare
I pipistrelli sono protetti dalle direttive comunitarie, come l’orso, il lupo e la lontra. La convivenza con gli esseri umani, però, spesso non è semplice, perché esistono persone che hanno una vera e propria fobia per i pipistrelli. «Abbiamo chiesto la collaborazione dei proprietari degli edifici dove abbiamo riscontrato le colonie, affinché questi ospiti vengano considerati una ricchezza e non inquilini fastidiosi» dice che, in tandem con , studia da anni all’università dell’Insubria questi chirotteri (termine che significa “con le mani alate”).
Gli studiosi dell’Insubira a l Brinzio
Durante “La notte dei ricercatori”, iniziativa che si svolge in tutta Europa per portare le persone a contatto con l’ambiente accademico, un gruppo di cittadini ha scelto di accompagnare i due studiosi per i boschi del Brinzio per capire qualcosa di più dei pipistrelli. Questi animali vengono detti anche bio-insetticidi perché ogni notte si nutrono di un numero di insetti compreso tra i 50 e i 5mila. Un aiuto prezioso per limitare il numero di zanzare.
I pipistrelli sono in calo dall’800 a oggi, soprattutto a causa dell’inquinamento. Tornando agli edifici: «il 90% delle specie italiane di pipistrello utilizza come rifugio gli edifici costruiti dall’uomo – spiegano i due esperti – In inverno gli edifici possono servire come luogo dove ripararsi dalla temperature rigide e per andare in letargo. Meglio ancora degli edifici sono le grotte, dove si formano delle vere e proprie colonie di svernamento che ospitano anche esemplari di specie diverse». Era proprio in queste caverne che, una volta, per superstizione, veniva dato fuoco ai pipistrelli, considerati animali del demonio. «Oggi resta ancora da combattere la paura delle persone – continua Martinoli – Ci ha dato una grossa mano il pupazzo Kiro della Disney e le bat-box: queste casette hanno fatto avvicinare le persone ai pipistrelli, rendendoli più simpatici».
Non stupisce dunque la domanda di : «Cosa devo fare se trovo un pipistrello ferito?». Chiamare la polizia faunistica.
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