Coppa, campionato, mercato e futuro. Quello vero, quello che getterà le basi della prossima stagione e, chissà, anche di quelle a venire. Febbraio sarà un mese decisivo per le sorti della Pallacanestro Varese, a partire dalla sfera agonistica che la vede protagonista su due fronti. In Fiba Europe Cup Varese ha raggiunto il traguardo degli ottavi di finale, con buone speranze di avere il fattore campo a favore in quelle che saranno le partite da dentro
o fuori. La vittoria su Larnaca ha sancito il primo posto nel girone V, sebbene il mancato ribaltamento dello scarto (-4) patito all’andata contro i ciprioti abbia rimandato a settimana prossima ogni verdetto ufficiale. Per perdere la prima piazza Varese dovrebbe uscire sconfitta da Gussing (contro una squadra ormai fuori da ogni gioco per la qualificazione) e assistere alla contemporanea vittoria della stessa Larnaca sul campo di una Minsk ancora in corsa: possibile ma poco probabile.
Con due partite su tre al Palawhirlpool, Varese affronterebbe il Royal Hali Gaziantep, squadra in cui militano Andy Rautins e Julian Stone, solida offensivamente ma all’apparenza meno temibile di quegli Skyliners di Francoforte che sarebbero gli avversari in caso di malaugurato secondo posto nell’attuale girone V (avversari, peraltro, da affrontare due volte fuori casa). Più che per questioni di palmares, un cammino europeo ancora lungo potrebbe essere fondamentale in ottica economica: sul piatto ballano dai 25 mila euro in caso di accesso ai quarti fino ai 250 mila per l’ipotetica (anche se molto difficile) vittoria finale.
Come verrà conciliata la prospettiva di fare strada sul sentiero continentale con l’esigenza di chiudere la questione salvezza in campionato? Il calendario della serie A propone un menù tutt’altro che semplice: le due trasferte di Pesaro e Sassari (la prima sarà uno scontro diretto), Capo d’Orlando in casa e Torino fuori (altro scontro diretto). Con la debacle nel derby l’ultimo posto in classifica si è avvicinato a quattro punti, stesso margine che separa la Openjobmetis dall’ottavo posto. A Varese mancano ancora diverse vittorie per potersi considerare tranquilla, mentre appare fuori luogo pensare che si possano conciliare le aspirazioni di rimonta in Italia con il proseguimento dell’avventura in Europa.
Sono infatti troppi i problemi che concernono l’organico a disposizione di Paolo Moretti, destinato a restare in piena emergenza almeno fino a metà mese, quando Daniele Cavaliero dovrebbe tornare sul parquet dopo aver smaltito l’infortunio alla spalla. Il recupero del capitano non è meno importante della questione ultimo straniero: la gara disputata mercoledì ha sancito per l’ennesima (e forse ultima volta) l’improponibilità di Ramon Galloway, utilizzato da Paolo Moretti – che invero le ha provate tutte con lui – solo per mancanza di alternative nella penuria attuale fra gli esterni. Entro dieci giorni, si spera in tempo per giocare in Sardegna, arriverà il suo sostituto.
Febbraio, però, sarà anche il tempo di uno step fondamentale per la società di piazza Monte Grappa. O, almeno inizialmente, lo sarà per la sua controllante, il Consorzio, che il 15 del prossimo mese eleggerà i rappresentanti del proprio consiglio di amministrazione. A meno di clamorose sorprese, non prevedibili al momento, saranno gli stessi componenti attuali a riconfermarsi in carica (Alberto Castelli, Fabrizio Fiorini, Andrea Crocella, Ilaria Angelo, Massimo Carta, Marcello Laudi e Antonello Leccese) e andrà a loro il compito di dare l’impulso alla costruzione del nuovo assetto gestionale biancorosso. Il tema del futuro verrà discusso nella stessa assemblea, sede nella quale verrà ascoltato anche il parere di tutti i consorziati. Lì inizieranno quelle consultazioni che dovrebbero partorire i nomi di coloro che occuperanno gli scranni del cda della Pallacanestro Varese, a partire da quello del suo presidente: notizie ufficiali si dovrebbero avere a marzo. Ci saranno sorprese o il nuovo comando sarà un semplice rimpasto di quello attuale? Difficile dirlo, perché i giochi sono aperti su molte questioni, in primis – e si tratta di un tema decisivo – sul ripianamento del buco di bilancio reso pubblico a novembre 2015.