Basta una domenica mattina al Franco Ossola e il vento del Varese spazza via il fumo delle bufale (per carità, basta segnalare un giorno a Vercelli e l’altro a Pescara: tanto resta qua). parte – al Novara per ? Lasciateci il futuro, il Piola è già passato – ma solo per segnare una tripletta alla Primavera. Non è il 5-0 a fare la differenza ma la voglia di correre, il piacere di giocare assieme, l’aria pulita che si respira in campo e fuori.
E poi c’è dal primo minuto dopo mesi da fantasma infortunato: al servizio degli altri, cavalca attirandosi addosso i Primavera, libera i compagni come nella magica notte della vittoria sul Siena o a Novara. Ecco l’uomo in più che ci è mancato per cambiare le partite in corsa, soprattutto in trasferta quando vai sotto. Ecco il certo meglio dell’incerto: Forte, insieme a e alla vecchia guardia, ha salvato il Varese e può rifarlo. Sa cosa siamo, e noi sappiamo chi è: altro che (grazie, Vicenza), altro che (se è una minestra riscaldata, lui cos’è?).
E poi c’è : rientra all’improvviso come terzino sinistro, come se avesse sempre giocato anche nei lunghi mesi dell’assenza. Sfodera lo stesso estremismo che lo portò a strapparsi la maglia al Piola di Novara, non perché non l’amasse ma perché ci teneva troppo. Non è un acquisto Cristiano (tappabuchi pluriruolo e mangiacaviglie)? In porta colpisce , probabile titolare a La Spezia, visto il ritardo di condizione con cui si è ripresentato al campo :
prima di stupirvi nel vederlo uscire dal tunnel dello stadio Picco con gli undici di partenza, fatevi un giro agli allenamenti e vedrete con che fuoco e con che voce striglia i compagni. A proposito: un portiere giovane (23 anni) ma di esperienza come (Cagliari, ma è di Seriate) lo vedremmo bene per stimolare la concorrenza (le migliori prove di Bastianoni sono arrivate, anche negli anni scorsi, quando si è sentito sulla corda).
Infine, due parole su e sul macedone : il ventiduenne attaccante ligure gioca novanta minuti, ne fa tre (tocco in area sul solito angolo di Zecco, rigore procurato da Forte e inzuccata) e non va scambiato con nessun altro attaccante al mondo perché in ogni cosa che fa, che dice e che sogna è da Varese. I suoi tre gol, che potevano essere almeno cinque se pensate a quelli sfiorati a Frosinone e Catania, ve li siete dimenticati? Che classe e che fiuto da attaccante di razza.
L’esterno in prova è una bella “bestia”, mette al centro qualche pallone giusto, si è ammazzato in allenamento e ieri forse era poco brillante ma i compagni, l’allenatore e il ds giurano che sia l’uomo giusto per abnegazione, passione e voglia di provarci: ci fidiamo.
Chicche: il gol su angolo di a Bastianoni, il rigore sbagliato superficialmente da (e c’è chi si stupirà se sabato non lo vedrà partire accanto a Neto), le assenze di (ko per una o due gare), , e – ma loro tre recupereranno – e di in nazionale under 21.
Infine il rapporto mister -ds : il secondo è sempre presente, si confronta, ascolta, ci mette presenza e partecipazione in panchina. Al Varese, serve questo.