Nella profonda Lettonia per ritrovare se stessi. Non è semplice, non lo è mai dopo un impegno ravvicinato e soprattutto dopo una serie di quattro sconfitte. Spesso però, quando una squadra si ritrova spalle al muro, è in grado di attingere a forze sconosciute, a motivazioni superiori che sconfinano nell’orgoglio personale e di squadra.
Sia chiaro che questa Varese, nonostante la striscia negativa aperta che dura dalla scorsa trasferta in Lituania, non è ancora al bivio, all’ultima spiaggia, ma già nella stagione scorsa ci ha dimostrato di saper ribaltare le carte in tavola proprio quando il trend sembrava incontrovertibile. Bene, la speranza è che questa trasferta nella innevata Lettonia possa rimettere i biancorossi sui binari.
Stasera alle ore 19 locali (le 18 italiane) l’Openjobmetis affronta i lettoni del Ventspils, formazione in cui militano due vecchie conoscenze che rispondono ai nomi di Rihards Kuksiks e Willie Deane. Il primo, ora profeta in patria, finora ha fatto fatica ad ingranare ed in Champions League le sue statistiche sono abbastanza impietose: famoso per essere un grande tiratore dall’arco, finora ha tirato con un misero 15,8%, 3 triple a bersaglio
su 19 tentate. Numeri di cui non c’è però da fidarsi: anche l’anno scorso Rihards partì piano ma appena trovò le misure non si fermò più, ed il pubblico biancorosso sa bene quanto sappia essere mortifero. Al contrario, Willie Deane, che a Varese ha lasciato pochi bei ricordi giocando in ciabatte mezza stagione nell’egida di Pozzecco, sta rendendo alla grande come miglior realizzatore della formazione lettone, 14,3 punti di media a partita.
Varese, esattamente come contro Avellino, dovrà fare ancora a meno di Oderah Anosike, ai box per problemi di schiena. Sotto le plance tutto è dunque nelle mani – e nelle molle – di Norvel Pelle, che in campionato contro Avellino ha risposto presente e dovrà confermarsi anche stasera, contro Zakis e Mbodj, un’altra vecchia conoscenza del campionato italiano, visto a Cantù e a Sassari, così come Folarin Campbell, di passaggio a Brindisi e Capo d’Orlando. Il giovane Pelle, nato al sole di Antigua, avrà bisogno anche di tutt’altro contributo da parte di Luca Campani, che finora ha reso sotto le attese ed è chiamato a dare qualcosa di più, specialmente in assenza di Anosike. Sono tante le risposte e le conferme che Varese cerca stasera nella neve di Ventspils: la crescita di Maynor, qualche segnale di vita da Johnson, l’entusiasmo e la sfrontatezza di Avramovic, l’equilibrio e l’esperienza di Kangur diluiti in tutta la gara. Insomma, al netto di ogni discorso, come ha giustamente detto Bulleri, «Va bene la fiducia, va bene la pazienza: ma ora bisogna vincere».