VARESE Tecnicamente una rapina impropria, anche se forse è il caso di parlare di un conto non pagato: è successo la scorsa settimana all’hotel Acquario, in via Giusti (una traversa di viale Borri), dove cinque persone (due nuclei familiari e un bambino), hanno alloggiato per una notte e se ne sono andate il mattino successivo senza pagare i 500 euro di quanto dovuto per avere trascorso la notte nelle due camere occupate.
Una eventualità non rara, che tutti gli albergatori di tutto il mondo mettono in conto: capita ogni tanto infatti che qualcuno se ne vada al mattino presto e sgattaioli senza farsi vedere alla reception, approfittando magari di una pausa. Questa volta la «sporca» però è stata un bel po’ più spudorata, fino a raggiungere i limiti del reato di rapina. Nel senso che i cinque non hanno fatto nulla per nascondersi: semplicemente se ne sono andati sotto gli occhi del personale, e alle rimostranze dell’addetta alla concièrge, dove avrebbero dovuto saldare il conto, non hanno battuto ciglio. Anzi, per la verità le hanno dato uno spintone per farsi largo e guadagnare meglio l’uscita. Ed è proprio questo piccolo gesto di violenza che configura il reato di rapina, seppure impropria e molto sui generis. Il personale ha poi appurato che dalle due stanze erano spariti altri oggetti. Sulla vicenda indaga la a squadra mobile della questura di Varese.
e.marletta
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