Varese in marcia nel nome di Falcone e Borsellino

In occasione del 33° anniversario della strage di Capaci, studenti, famiglie e istituzioni scendono in strada per dire "sì" alla giustizia. Alla manifestazione anche Massimo Caponnetto e i sindaci dei ragazzi della provincia.

VARESE – Venerdì 23 maggio, la città si stringerà in un abbraccio collettivo per ricordare il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, vittime della strage di Capaci. A 33 anni da quel tragico attentato mafioso, Varese celebra una Giornata della Legalità che unisce memoria, educazione e impegno civile.

Alle ore 16 il ritrovo è fissato nei Giardini Estensi, dove studenti, famiglie e cittadini si incontreranno per dare il via alla Marcia della Pace. Il corteo, simbolo del rifiuto della cultura mafiosa, partirà alle 16.30 in direzione del Palazzo di Giustizia, cuore della cerimonia commemorativa.

Promossa dal Comune di Varese con l’Assessorato ai Servizi Educativi e l’Ufficio del Garante dei Diritti dell’Infanzia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico e l’associazione UCIIM, la marcia si ispira alle parole del giudice Antonino Caponnetto: “La mafia teme più la scuola che la giustizia”. A rendere ancora più significativa l’iniziativa sarà la partecipazione di Massimo Caponnetto, figlio del magistrato simbolo dell’antimafia, insieme ai sindaci dei ragazzi della provincia (Rete CCRR), accompagnati dai primi cittadini dei rispettivi Comuni.

«Vogliamo trasmettere ai giovani il valore della memoria, della responsabilità e della legalità – ha dichiarato l’assessora Rossella Dimaggio –. La marcia è un’occasione per ribadire che l’educazione è l’arma più potente contro ogni forma di criminalità organizzata».

Alle 17.30 il momento conclusivo: in piazza Cacciatori delle Alpi, davanti al Palazzo di Giustizia, verrà deposta una corona d’alloro accanto all’ulivo e alla targa commemorativa dedicati ai giudici Falcone e Borsellino.

Il sindaco Davide Galimberti ha ribadito l’impegno della città: «Varese è e sarà sempre in prima linea nella difesa della legalità. Le mafie si combattono con l’educazione, la memoria e l’azione delle istituzioni».

«Ogni scuola ha preparato cartelloni e striscioni – ha aggiunto Filippo Tomasello, presidente UCIIM di Varese –. La risposta è straordinaria: ci aspettiamo una partecipazione massiccia per gridare insieme un forte “Sì alla legalità!”».

Gli eventi sono aperti a tutti: un invito alla cittadinanza a non dimenticare, a camminare uniti nella memoria per costruire un futuro libero dalle mafie.