26 Dic 2012
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2 minuti di letturaVARESE Online la nuova versione di “Varese is burning”. La canzone è stata caricata su internet qualche settimana fa e descrive i “profili poveri” dei giovani varesini. Metti insieme una serie di stereotipi in grado di descrivere le persone in base ai locali che frequentano, all’abbigliamento che indossano e alle marche preferite. Unisci la musica del dj del momento e una voce elettronica. Ed ecco fatto il nuovo tormentone cittadino: “Varese is burning”. Sulla scia di quello registrato nel 2007 da Fabio Stabile e Andrea Luzzardi, un misterioso lore89 ha inciso la nuova versione della canzone, aggiornata alle mutate abitudini della movida. Prima il ritratto delle varesine era quello di ragazze che vivono a Sant’Ambrogio, hanno studiato al Cairoli, si trovano con gli amici al Garibaldino, ascoltano solo revival e house commerciale, mangiano dal “kebabbaro” con tutto tranne cipolla e si fanno una “paglia” con gli amici. Oggi i varesini doc (da distinguere dai varesotti) vivono vicino al tribunale, hanno il papà politico e non brillano per risultati scolastici («ho fatto il
liceo, sono finito all’atena»). Studiano alla Bocconi perché «l’Insubria è da sfigati». E per divertirsi vanno «all’hub, ci sono idee particolari» o «al Miv, c’è la serata Midah a tema». L’aperitivo lo bevono all’Oca Ubriaca: rigorosamente un negroni. I ragazzi sono tutti dj, fotografi o gangsta. Le ragazze invece, «sono tutte modelle e hanno tutte il book». Ascoltano sempre la stessa musica del 2007, revival e house commerciale, ma le ragazze non ballano più. Adesso in discoteca va di moda stare sempre sui divanetti a fare la scocciata: «Mi alzo solo per fare la foto con il drink in mano, così tutti pensano che sia una festaiola». I ragazzi non fumano più “le paglie” ma la sempre più diffusa sigaretta elettronica e l’abbigliamento tipo è composto da leggins, scarpe borchiate e occhiali da nerd. Le ragazze viaggiano sulla 500 rosa fluo e con le amiche si fotografano in tutte le situazioni.Ecco il ritratto dei giovani varesini d’oggi. Simpatico, a tratti impietoso, il testo della canzone è destinato a diventare il nuovo tormentone invernale.
s.bartolini
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