Varese, la Lega attacca Galimberti: “città ostaggio dei questuanti, giunta immobile”

Monti e Angei accusano la giunta di osservare la situazione senza fare nulla per risolverla: "è un danno per i cittadini e per il commercio".

VARESE – La Lega varesina torna all’attacco del Sindaco Galimberti, accusato di immobilismo in tema di sicurezza: “Varese è sempre di più ‘ostaggio’ di questuanti e venditori abusivi. La situazione che si riscontra per le vie cittadine non è più tollerabile ma ancor più grave è che non vi sia una strategia repressiva da parte dell’amministrazione comunale”, accusa il consigliere Emanuele Monti.

“Siamo in balia di decine di venditori abusivi e di questuanti che, in barba a qualsiasi tipo di disposizione normativa e in sfregio a tutti i commercianti che osservano scrupolosamente le regole, infastidiscono i passanti per proporgli la propria merce che nella maggior parte dei casi è contraffatta. Una serie di reati su cui è inspiegabile l’immobilismo della giunta comunale”.  

Monti aggiunge: “Auspichiamo per lo meno che si inizi a comminare qualche Daspo urbano come prima misura di deterrenza”.

Il Vicecapogruppo della Stefano Angei è sulla stessa lunghezza d’onda del collega e si fa portavoce del malcontento che questa situazione sta generando anche tra i commercianti: “È una questione di decoro, non possiamo permetterci che ad ogni angolo della città ci siano questuanti e venditori abusivi: è un danno d’immagine per la città e per il commercio“.

“Occorre che l’amministrazione adotti un comportamento integerrimo contro questo fenomeno, il quale, molto spesso è frutto di organizzazioni criminali che sfruttano le persone stesse che noi vediamo per strada. A maggior ragione, queste organizzazioni devono sapere che a Varese non ci può essere margine di manovra”, conclude Angei.