Varese, Lega contro la chiusura della piscina comunale: “Scelta incomprensibile”

Il Carroccio chiede al Comune di riconsiderare il destino dell’impianto di via Copelli, definito “un pezzo di storia e un servizio essenziale per i cittadini”.

La Lega varesina, con segretario e consiglieri comunali, si schiera contro la decisione di Palazzo Estense di chiudere la piscina comunale di via Copelli, destinata a ospitare in futuro altre attività sportive come la pallavolo.

La capogruppo in consiglio comunale, Barbara Bison, parla di “decisione incomprensibile” che priva la città dell’unica piscina pubblica e “di un luogo di aggregazione fondamentale per tutte le età”. Secondo Bison, l’impianto è parte della storia e dell’architettura cittadina e, se valorizzato, resterebbe un bene prezioso per le prossime generazioni: “Una città capoluogo non può non avere una piscina comunale di tutto rispetto. Questa non è una battaglia politica, ma per la città”.

Il vicecapogruppo Stefano Angei definisce “paradossale” la scelta, ricordando il legame di Varese con gli sport acquatici e i successi di atleti locali: “Curioso che l’amministrazione comunichi la notizia a Ferragosto, sperando che passi inosservata. È un segnale della consapevolezza della gravità della decisione e della mancanza di programmazione”.

Anche il segretario cittadino Marco Bordonaro critica duramente l’operazione: “Comuni molto più piccoli hanno una piscina comunale. Questa amministrazione per Varese ha avuto gli effetti della grandine: si sta assistendo a una progressiva dismissione dei servizi”. La Lega chiede quindi di riconsiderare subito la scelta e avviare “un confronto pubblico e trasparente” per trovare soluzioni che mantengano in città un servizio ritenuto essenziale.