VARESE – “I dipendenti del Comune di Varese protestano per come sono ridotti male gli uffici dell’anagrafe (del Comune di Varese) e il sindaco (del Comune di Varese) esprime loro solidarietà. Sembra una barzelletta, ma purtroppo è la tragicomica realtà di un giorno qualsiasi dell’amministrazione Galimberti”. Lo dichiara Stefano Clerici, segretario varesino di Lombardia Ideale.

“La nostra città è gestita in modo sconfortante e cialtronesco dalla giunta Pd su tutti i fronti – aggiunge Clerici -. Dalla sicurezza al decoro urbano, dai rifiuti alla viabilità, non c’è nulla che sia degno della storia di Varese, un tempo esempio di pulizia ed efficienza. Ora ci si accorge che non funzionano nemmeno gli uffici comunali, ma sindaco e assessori non trovano di meglio che buttarla in caciara, scaricando come al solito le responsabilità sull’odiato governo di centrodestra”.

“Ancora una volta però Galimba e compagni prendono un grosso granchio: le carenze di organico non sono certo frutto di tagli nazionali inesistenti, almeno oggi. E’ vero piuttosto – prosegue – che le amministrazioni rosse hanno potuto beneficiare negli anni dell’allentamento del blocco delle assunzioni che invece era stato imposto dai governi di centrosinistra quando a guidare la città c’era Attilio Fontana. Allora la macchina comunale, con risorse ancora inferiori, funzionava bene, mentre oggi è un disastro. Nei giorni di Sanremo verrebbe da chiedersi: ‘Per colpa di chi?’. Il sindaco – conclude Clerici – si faccia una domanda, si dia una risposta e poi…”.

Galimberti: “Il governo non depotenzi gli enti locali”
Con i continui tagli operati sulle risorse per gli enti locali – dichiarano sindaco insieme e giunta in una nota – i Comuni oggi si trovano a dover fronteggiare una situazione sempre più difficile e preoccupante sia in termini di possibilità di investimento nelle opere necessarie per i territori sia per quanto riguarda la gestione del personale. Condivido le preoccupazioni degli uffici demografici per la carenza di personale: anche a seguito degli incontri nei mesi scorsi con le sigle sindacali, è in corso il piano di organizzazione del personale che rafforza l’organico accogliendo alcune delle richieste avanzate. Ma è pur vero che con sempre meno risorse a disposizione, è difficile poter destinare maggiori investimenti per nuove assunzioni. E con gli ulteriori tagli previsti dalla nuova manovra finanziaria, il rischio concreto è che nell’arco di poco tempo tutti servizi si possano trovar di fronte alla necessità di un ridimensionamento forzato, affossando così i Comuni, che di fatto sono i primi enti di riferimento per i cittadini. Per questo chiediamo che il Governo non depotenzi gli enti locali, ma dia il supporto economico necessario per far si che questi possano garantire tutta l’efficienza dei servizi tutelando i propri lavoratori.