VARESE Raccolta differenziata da bollino rosso. Ieri mattina il centro città era invaso dai sacchi viola che non sono stati ritirati, perché mal differenziati. E le attività commerciali insorgono.
E’ partita col piede sbagliato la raccolta della spazzatura nel centro città. Aspem ha da poco ridotti i turni di ritiro dell’indifferenziata (da tre a due), per passare porta a porta a ritirare la plastica. Un giorno alla settimana i negozi e gli esercenti possono mettere fuori dal locale i sacchi gialli e gli operatori ecologici passeranno a ritirarli. Un cambio che però non piace ai negozianti soprattutto a titolari dei bar, dei ristoranti e delle gelaterie che ieri mattina si sono ritrovati i sacchi esposti la sera prima, con tanto di bollino rosso. I rifiuti non sono stati separati correttamente e gli operatori non hanno fatto sconti a nessuno.
«E’ assurdo – spiegano gli esercenti – Quelli che non hanno ritirato sono i sacchi che mettiamo fuori dai locali e che la gente usa come cestini dell’immondizia. Buttano bottiglie di plastica, carta, rifiuti alimentari e non possiamo certo metterci a separare la spazzatura». Secondo i commercianti quello che c’è nei sacchi viola incriminati, non è né più né
meno quello che gli operatori raccolgono ogni giorno dai cestini pubblici disseminati per le strade. «I nostri sacchi svolgono lo steso tipo di servizio – continuano – Una volta per il centro c’erano i cestini differenziati. Erano fatti a scomparti e divisi per tipo rifiuto, che fine hanno fatto? Se non ha funzionato con Aspem perché adesso dovremmo farlo noi?»
Quello dell’indifferenziata non è l’unico problema. Anche la plastica è diventata ingestibile. Una volta a settimana Aspem passa a ritirala porta a porta, ma un turno solo è troppo poco per i locali che ne producono in quantità industriale. E non tutti hanno lo spazio per accatastare i sacchi gialli. «Forse Aspem non ha idea di quanta plastica produca un bar. Tra i bicchieri, che dobbiamo obbligatoriamente usare di plastica, le bottigliette e altro, sono almeno due sacchi al giorno. Moltiplicati per sette giorni è facile immaginare quanti siano e quanto spazio occupino». Insomma i nuovi turni di raccolta proprio non piacciono agli esercenti del centro. E di tutta risposta alle loro rimostranze si sono sentiti rispondere che «A Salerno la raccolta differenziata in questo modo funziona – aggiungono – Una doppia presa in giro per chi come noi paga un conto anche salato per la raccolta della spazzatura». I nuovi turni sono attivi solo da pochi giorni e forse sarà questione di abitudine. Ma i commercianti non si arrendono. «Ci piacerebbe sapere come mai quando si prendono decisioni di questo tipo, nessuno si prende la briga di consultarci».
e.marletta
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