«Ho messo le mani in tasca ed ho sputato sulla tavola: buon appetito, amore mio». Bastano pochi versi di una canzone a caso tratta dall’album “L’amore non è bello” per capire l’indole anticonformista di Dente. Il cantautore nato a Fidenza nel 1976, che all’anagrafe si chiama , domani sera sarà al Twiggy di Varese (ore 21 ingresso libero) per presentare il suo primo libro che s’intitola “Favole per bambini molto stanchi”. L’esordio letterario di Dente è
stato il pretesto per parlare con , proprietario del Twiggy che ha lanciato il cantautore con la sua varesinissima etichetta Ghost Records.
Sarà un bel delirio se tutti quelli che hanno già confermato la presenza si presenteranno davvero.
In realtà Dente aveva già pubblicato due album con un’altra casa di produzione. Ma se “Anice in bocca” era stato stampato in trecento copie, “Non c’è due senza te” era stato tra i finalisti al premio italiano della musica indipendente. Io l’avevo conosciuto allo Spazio giovani di Milano, dove ero stato invitato a parlare di discografia. L’editore di una casa indipendente mi aveva chiesto se mi interessasse pubblicare il nuovo album.
Proprio ritornando a Varese dopo quell’incontro insieme al mio socio. Avevamo ricevuto un cd con le demo e le abbiamo ascoltate subito in auto: il tempo di arrivare all’altezza di Busto Arsizio ed eravamo già convinti. Così abbiamo pubblicato “L’amore non è bello” nel 2009 e “Io tra di noi” nel 2011.
È stata una soddisfazione vederlo arrivare nella classifica dei primi 15 in Italia, con una serie di riscontri oggettivi molto significativi. Del resto si merita il successo visto che i suoi testi non sono mai banali.
Moltissimo se per un disco d’oro bastano 30.000 copie. È mutato il modo di fruire la musica, più veloce e bisogna saper anticipare i tempi.
Sì, senza fare nomi, posso dire una lista civica legata a un partito mi vorrebbe candidare. Credo di aver attirato l’attenzione perché sono sempre in contatto con i giovani.
La città ha una dimensione ideale per realizzare progetti e sento che si è svecchiata anche grazie all’università. Ma dovrebbe essere più tollerante: se Gigi D’Agostino va in piazza una sera a far musica subito qualcuno protesta perché non riesce a dormire. Assurdo: come se Masnago si lamentasse perché al palazzetto si fa il tifo.
Dobbiamo essere equilibrati. Facciamo lavorare un buon coach come Moretti e diamo fiducia ai progressi visti domenica contro Milano.