La passione e l’attaccamento del Poz ai colori biancorossi, esplosi in maniera eclatante nel derby, sono gli stessi che animano i tantissimi commenti che ci avete inviato, partecipando al sondaggio che vi abbiamo proposto tramite il nostro sito, www.laprovinciadivarese.it.
Partiamo dai numeri, che sono sempre utili a fissare i concetti e a definire i valori in campo: il 63% di voi sta #ConilPoz, sempre e comunque, nonostante i “tecnici”, il “cartellino rosso” subito, la camicia strappata e le due giornate di squalifica comminate (in attesa del ricorso d’urgenza, che sarà discusso oggi a Roma); il 37% invece stavolta frena, dissente, critica.
C’è chi dice no, insomma, per dirla alla Vasco Rossi: tutto quel trambusto, durante il derby con l’Armani Milano, è stato un’esagerazione e dunque poteva, o forse doveva, essere evitato. Di sicuro, nulla è passato inosservato. Tutta l’Italia del basket, ma non solo, si è affrettata a dire la sua e fiumi di inchiostro – virtuale, si intende – ve li abbiamo fatti spendere anche noi, perché – come sempre – ci teniamo a sapere la vostra opinione.
Ed ecco allora i vostri pensieri: un “meglio di”, fra apocalittici e integrati, censori e fan, pessimisti e incavolati, sì, però con gli arbitri e il sistema.
«Con questo atteggiamento sicuramente non arriva a fine stagione» scrive . «Gesto sicuramente da condannare, così come la scelta di chi lo ha messo lì» aggiunge . I sassolini dalle scarpe meglio toglierseli sempre subito, quindi eccovi servite un paio di “bombe”, di quelli che proprio vedono nero.
«Con il Poz ancora più di prima, perché tifare Varese, con Te (volutamente maiuscolo, ndr), è ancora più bello» risponde . «Poz forever» sintetizza . «Sempre e solo #ConilPoz» chiosa . In mezzo, fra i due estremi, riflessioni di ogni tipo. «Avrà anche un pochino esagerato, ma Pozzecco rappresenta ancora quella piccola fetta di vero attaccamento alla maglia che ha portato in passato e che porta ancora dentro il suo cuore» afferma . «Quando ce lo siamo presi, e con mia grandissima gioia, sapevamo com’era, quindi adesso non facciamo i
moralisti» osserva . «Non ha fatto nulla di eclatante: meno riflettori puntati su di lui e più sulla squadra» chiede . Qualcuno cambia nettamente bersaglio. «Domenica ho visto Banchi continuare a lamentarsi del nulla, senza subire nemmeno un richiamo, mentre al Poz è stato riservato un trattamento esagerato» dice . «Indignato? Sì ma con gli arbitri che non aspettavano altro che mettere il Poz in croce» rincara la dose . «Non sempre si può rimanere passivi davanti a certe parzialità» aggiunge . «E poi in altri sport fanno di peggio» evidenzia .
C’è spazio anche per qualche consiglio spassionato: «Forse al fianco di Pozzecco ci vorrebbe il Menego, che ogni tanto lo prenda per un orecchio come faceva una volta» analizza .
E poi cuore, lotta, orgoglio: «Il Poz noi ce lo abbiamo e gli altri ce lo invidiano» afferma . «Che questa camicia strappata sia il punto di ripartenza: lottare, lottare, lottare, per la storia di Varese» conclude .