02 Ago 2013
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Sono stati rimossi e smaltiti i pezzi di ricambio di numerose automobili, ritrovare due giorni fa in via Riccardo Lombardi a Bizzozero. Il tutto a costo zero per il Comune di Varese. A rendersi disponibile gratuitamente, sia per il recupero che per lo smaltimento del materiale, la ditta di Enrico Borelli di Buguggiate, nota impresa di smaltimento rifiuti, che ha inviato un camion munito di un ragno per rimuovere i rifiuti.
Si trattava di sedili, portiere, batterie, porzioni di intelaiature di automobili. Insomma, una vera e propria discarica abusiva di porzioni di macchine di cui non si conosce ancora la provenienza, ma che di certo fa pensare a qualche attività illecita. Smaltire tutto questo materiale sarebbe pesato sulle casse del Comune non poche manciate di euro. «Borelli è un amico – spiega Fausto Gambaro, responsabile delle Guardie Ecologiche Volontarie – Così, per evitare di sperperare i pochi soldi rimasti all’assessorato adibiti allo smaltimento delle discariche abusive, si è proposto di farsene carico. Per questo, lo ringraziamo di cuore».
Le Gev stanno proseguendo con le indagini per cercare di capire la provenienza dei pezzi di ricambio rinvenuti. Gli atti sono stati depositati alla Procura della Repubblica di Varese la quale ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato penale di inquinamento ambientale. La sanzione, per questo tipo di reato, ammonta a 600 euro. Al momento le ipotesi sulle quali si sta ragionando sono due: potrebbe trattarsi di un giro di automobili
rubate, dove i pezzi di ricambio normalmente vengono buttati, mentre motori e radiatori trasportati nell’Europa dell’Est per essere rivenduti. Se questa prima ipotesi dovesse essere verificata, a quel punto entreranno in gioco le forze dell’ordine che porteranno a termine il lavoro iniziato dalle Gev. La seconda strada ipotizzata è quella di un giro di riparazioni di automobili in nero. A subentrare alle Gev, in questo caso, sarà la Guardia di Finanza.
V. Des.
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