Varese – Roma: le pagelle biancorosse

Alberto Coriele dà i voti ai giocatori della Openjobmetis dopo la vittoria per 78-73 contro l’Acea Roma

Magro e velocissimo, essenziale, non lascia spazio a colpi da fenomeno. Gioca davvero pochi minuti, ma sembra parecchio spaesato.

Uno che la passa così, ne sa qualcosa di pallacanestro. Finalmente padrone della manovra, si fa rispettare a rimbalzo, si guadagna il calore di Masnago. Bastava un po’ di pazienza. Riprende in mano Varese nel primo supplementare, da campione vero, e la trascina alla vittoria con assist e punti decisivi.

Sempre prigioniero dei suoi evidenti limiti, partecipa alla castità in lunetta con un 1/2. Della sua partita si ricorda poco altro.

Si siede accompagnato dagli applausi del palazzetto, è già un’inversione di tendenza. Doppia doppia da grandissimo, va a rimbalzo, segna, schiaccia, stoppa.
Fa tanto e quasi tutto in maniera pregevole, a parte qualche schiacciata sul ferro. Il Pala Whirlpool apprezza, finalmente un centro.

Partitona, è tornato straripante, inizia con uno stoppone ad alta quota che ancora non si capisce come abbia fatto. Poi si improvvisa anche assist man. In contropiede è un fulmine, non lo prendi mai. Porta Varese ai supplementari con due punti vitali. Avevamo bisogno di una scossa, lui ha risposto presente.

Tripla da campione vero per il 76-70 nel supplementare. Basta questo. In un finale da uomini veri, si vede chi ha gli attributi. Dopo una partita così così, Kristjan viene fuori nel momento più importante.

Toglie gli occhialini e sembra vederci meglio, torna a segnare come ci aveva abituato. Tripla e mano sul petto, è lui a risvegliare Varese che si era fossilizzata a quota trenta. Il quarto fallo ad inizio terzo periodo è pesante, però rientra negli ultimi dieci minuti e riprende a segnare dall’arco.
Nel finale si abbandona alle solite scelte “ignoranti”, con tiri fuori ritmo che non entrano.

Con Caja non è più straripante come nelle ultime uscite targate Pozzecco. Ha comunque molti meno minuti a disposizione sul parquet.

Parte male, malissimo, poi si riscatta subendo uno sfondamento. Caja sembrava non vederlo proprio, invece Stan è vivo e lotta con noi. Dodici rimbalzi totali, è un canguro, tanta quantità e sprazzi di buona qualità a canestro.
Sbaglia però due rigori nel finale che potevano costare carissimo.