Varese, rubati 5 motori alla Canottieri, arrestato moldavo

L'uomo era destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Crema e per questo è stato trasferito nel carcere di Varese.

VARESE – Nel corso della mattina del 7 luglio scorso la Polizia di Stato di Varese è intervenuta presso la sede della Canottieri Varese in località Schiranna a seguito del furto, avvenuto la notte precedente, di 5 motori installati sulle imbarcazioni utilizzate dai giudici di gara. 

Gli organizzatori, appena accortisi del furto, hanno manifestato grande preoccupazione, poiché sarebbe stato impossibile reperire altri motori in tempo utile per l’inizio dell’imminente manifestazione internazionale dei Mondiali di canottaggio. 

Nel corso del sopralluogo gli agenti hanno visionato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del centro sportivo, riconoscendo un uomo che era stato ripreso anche dalle telecamere della vicina sede della MV Agusta, dove aveva tentato il furto di un furgone. La stessa persona, nel corso della mattinata dello stesso giorno, è stata notata aggirarsi con fare sospetto nella zona della Schiranna ed un equipaggio delle volanti ha proceduto al suo controllo: lo stesso, privo di documenti, ha dichiarato di essere moldavo e di avere 40 anni.

Alla luce di quanto emerso, lo straniero è stato accompagnato negli uffici della Questura per la sua identificazione: a seguito degli esiti degli accertamenti esperiti, è emerso che lo stesso era destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Crema e per questo è stato trasferito nel carcere di Varese. Il moldavo è stato, inoltre, deferito in stato di libertà per il reato di furto aggravato in concorso dei motori ed inoltre per il tentato furto del furgone della ditta MV AGUSTA. 

Gli agenti dello stesso equipaggio, sospettando che il tentativo di furto del furgone fosse correlato alla necessità di trasportare i motori rubati, alle prime ore dell’alba dell’8 luglio, si sono inoltrati tra la vegetazione lacustre del parco Zanzi, in località Schiranna, alla ricerca dei motori. 

La loro iniziativa ed intuizione ha avuto esito positivo: infatti i motori rubati alla Canottieri erano stati nascosti, in attesa di essere trasportati altrove, fra la fitta vegetazione lì presente composta, in gran parte, da canneti. 

Così, l’intervento degli agenti, con il successivo rinvenimento dei motori, ha scongiurato eventuali problematiche organizzative connesse all’imminente inizio dei prossimi Mondiali di canottaggio.