La leadership è la capacità di tradurre la visione in realtà, disse Warren Bennis. Ed è una frase che si sposa perfettamente con le attitudini del nuovo Varese, che ogni giorno di più trasforma le sue visioni, i suoi sogni e quelli dei suoi tifosi, in realtà.
Oggi al Franco Ossola arriva il Saronno (via alle ore 14.30) e, complice lo scontro diretto tra Legnano ed Arconatese, per i biancorossi si presenta l’occasione per mettere ulteriori punti tra sé e le avversarie dirette. Quella odierna, a parte le più strette motivazioni calcistiche, sarà una giornata speciale per Giuliano Melosi, che a Saronno è nato nel 1967 senza mai riuscire però a vestire la maglia della sua città natale, giocando nella vicina Seregno. Sarà un gran pomeriggio al Franco Ossola, che abbraccerà il ritorno di uno dei suoi grandi, forse il più grande, Neto Pereira, ora in Lega Pro al Padova. Il capitano tornerà nel suo stadio dopo che ieri sera è sceso in campo a Pavia contro un altro ex Varese, Stefano Del Sante. Neto è tornato in campo domenica scorsa contro il Mantova, dopo tre partite di assenza, ha segnato dopo quattro minuti e ha riportato il successo ai biancoscudati che, neanche a dirlo, non vincevano da tre partite. Neto rimetterà piede nel suo Franco Ossola, dove ha incantato una città intera, e premierà il migliore in campo. Sì perché da oggi debutterà il nuovo Oscar che verrà assegnato all’uomo del match. Ideato dalla società biancorossa con il nostro quotidiano, entrato nel nuovo Consorzio Varese Calcio, il giocatore più meritevole tra quelli in campo verrà deciso assieme al presidente biancoroso Gabriele Ciavarrella, a un consorziato a turno per ogni partita e dalla presidentessa dell’associazione dei tifosi, Antonella Fidanza. Non è questa l’unica novità però, perché da oggi debutterà al Franco Ossola anche la nuova Sala Ospitalità, riverniciata e pulita grazie al grande lavoro degli steward, che verrà gestita da Stravizzi ed è stata ricreata nei box stampa dello stadio, sopra la tribuna.
Tornando al campo, oggi il Varese ha una buona possibilità di allungare in classifica quantomeno sull’Arconatese, che sarà impegnata al Mari di Legnano. Come sempre il ruolo del pompiere spetta al direttore sportivo Giorgio Scapini, uomo navigato nel mondo del calcio e per questo motivo restio ai facili entusiasmi: «Dobbiamo stare attenti al Saronno, perché si è rinfrancato vincendo l’ultima sfida in campionato. Verranno a fare
la loro partita, non dobbiamo sottovalutarli. Hanno qualche nostra vecchia conoscenza come Greco, che ad inizio stagione è venuto qui da noi in prova, ma aveva già giocato nella nostra Primavera, così come il portiere Mateo Seitaj, che l’anno scorso fu aggregato per qualche partita alla prima squadra di Bettinelli. Da parte nostra, recuperiamo Pià che finalmente andrà in panchina; mancheranno solo Gazo e Simonetto».
Dalla rifinitura di ieri, sotto il bellissimo sole di Varese, i biancorossi hanno un tifoso in più. Si tratta di Emanuele, ragazzino disabile di nove anni, che ha fatto per la prima volta il suo ingresso al Franco Ossola accompagnato da Luca Alfano, che lo conosce fin dalla nascita.
Emanuele ha espresso un desiderio, ossia di poter venire al Franco Ossola a vedere il Varese. È stato esaudito, ma non avrebbe mai potuto immaginare un’accoglienza così da parte della squadra. A dargli un caloroso benvenuto ci ha pensato Inacio Pià, che ha parlato a lungo con lui, così come Marrazzo, che ha chiamato a raccolta tutta la squadra. I giocatori si sono raccolti attorno ad Emanuele e lo hanno invitato a seguire la partita odierna affianco al suo amico Luca Alfano. Forse Emanuele, per altri impegni, non ci sarà, ma è sicuro che non appena avrà l’occasione tornerà al Franco Ossola. Comunque vada, il Varese ha un nuovo piccolo grande tifoso per cui vincere oggi ed in futuro.