Varese, se non metti il casco la moto non si accende

VARESE (a.morl) Per superare la crisi non basta avere nuove idee. Bisogna trovare i meccanismi organizzativi per realizzarle, mettendo in rete le competenze necessarie, senza paura di unirsi ad altre aziende, magari concorrenti.

Con questa convinzione, in modo spontaneo, è nata una rete di aziende locali per l’innovazione. Una sorta di “club degli inventori” che vanta tra i suoi membri molti imprenditori delle province di Varese, Como, Milano, Bergamo e Novara. Durante gli incontri, i membri del gruppo si confrontano su diversi temi. Ore di lavoro spese per mettere a fuoco in concreto nuove idee capaci di fare business.

Sul tavolo ci sono già un fermentatore per il trattamento dei rifiuti urbani dei piccoli comuni. Un sistema innovativo di sicurezza che obblighi i motociclisti ad indossare il casco a moto accesa. Una serratura senza chiave che riconosca il proprietario dell’abitazione e una cella solare ad altissimo rendimento. Altre idee verranno discusse nel corso dei prossimi incontri.

«Accomuna le persone del gruppo la convinzione che l’innovazione dei prodotti è l’unica possibilità ora concessa alle organizzazioni per ritornare a lavorare con profitto – spiega Angelo Morlacchi, amministratore della ISI Sr.l di Varese e persona delegata a coordinare i lavori – Per contro, soprattutto per la piccola impresa, l’idea innovativa è necessaria, ma non sufficiente. Le vere difficoltà risiedono nella stima delle potenzialità dell’idea e successivamente nello sviluppo e commercializzazione del nuovo prodotto.

La prima tavola rotonda è stata allestita dalla ERVI di Solbiate Arno. La seconda dalla Nardi-Personal S.p.A di Tradate. Le prossime riunioni saranno ospitate in altre aziende della provincia.

Per capire, approfondire, ed eventualmente partecipare alle prossime riunioni, il contatto è con il coordinatore: [email protected] 

e.marletta

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