Varese, sospeso Mascetti per gli sms contro Reguzzoni

VARESE (m.tav.) Un tavolo della pace nella sede del Carroccio. Ieri sera, alle 18.30, si è riunito il direttivo provinciale della Lega Nord, ma accanto ai vertici locali erano presenti anche quelli nazionali: il ministro agli Interni Roberto Maroni, il segretario nazionale della Lega Giancarlo Giorgetti ed il capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni. I quali hanno di fatto, dopo le liti interne che hanno spaccato il partito in questi mesi, siglato una sorta di pace. Che sia temporanea o no, si vedrà. In ogni caso, le parole di Maroni e degli altri colonnelli hanno inteso lanciare un messaggio. «Abbiamo le comunali dietro l’angolo, basta liti interne» sarebbero state le parole condivise da tutti.

Una pace comunque tesa, perché per siglarla si è dovuti arrivare ad un compromesso, ovvero quello della sospensione di sei mesi dell’avvocato Andrea Mascetti, esponente storico della Lega, al quale è stata imputata la colpa di avere divulgato il messaggio che, settimana scorsa, è stato mandato via cellulare ai militanti leghisti annunciando una raccolta firme, in partenza da Bergamo, per chiedere l’espulsione dal partito di Reguzzoni e del suo uomo di fiducia, il consigliere regionale Giangiacomo Longoni.

Il provvedimento disciplinare è stato portato al tavolo da Giorgetti, segno quindi che la decisione è stata assunta dal consiglio nazionale, ed è stata chiesta la ratifica al direttivo provinciale. Ratifica avvenuta. Il diretto interessato non commenta il fatto. In ogni caso, che di pace armata si tratta lo dimostrano le scarse “effusioni” di affetto tra Maroni e Reguzzoni, i quali, sembra, non

si sarebbero nemmeno stretti la mano. Fatto sta che nei prossimi mesi, almeno fino alla primavera, ed al passaggio delle comunali, nella Lega non ci dovrebbero essere scontri interni. Se rimarrà solo una favola, si vedrà. Intanto, è stata auspicata durante il direttivo la possibilità della corsa solitaria della Lega, ove possibile. Varese è una di queste. Ma nessuna decisione definitiva.

Il direttivo ha infine diramato un comunicato in cui esprime soddisfazione per l’impegno del Governo nel tutelare la Livingston, l’azienda in crisi di Cardano al Campo, e solidarietà.

e.marletta

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