Varese, un tempo per uno ma alla fine vince il Verona

Verona – Crocevia Varese, titolava il giornalino del Bentegodi. Fuori dallo stadio un disco unanime: Mandorlini sì, Mandorlini no. Una sola vittoria nel 2013 per la terza forza del campionato, e due sconfitte consecutive che hanno surriscaldato la piazza in settimana.

L’occasione giusta per la svolta è battere la squadra che lo scorso anno gli soffiò la finalissima dei playoff. Per colpa – naturalmente – del rigore, anzi dei due rigori (come riporta l’editoriale del giornalino stesso) negati al Verona dall’arbitro Massa. E il Verona supera il crocevia grazie a un gol di Moras a metà del primo tempo e alla rete dell’ex Rivas nel finale. Mandorlini salvo e Varese che torna a -7 dal terzo posto.

Poche le sorprese in formazione, con il ritorno di Rea dopo l’infortunio e la prima da titolare per Juan Antonio. L’unico dubbio, Castori lo risolve lasciando Zecchin in panchina. Sulle fasce giocano Oduamadi e Ferreira Pinto. La tensione dell’ambiente gialloblu è palpabile già in avvio, quando piovono fischi a ogni decisione arbitrale contro il Verona.

Il primo brivido per il Varese lo causa al 6′ una sua vecchia conoscenza: respinge coi pugni Bressan una conclusione dal limite di Carrozza. Occasionissima gialloblu al 14′: punizione di Hallfredsson (fallo di Ferreira Pinto su Martinho), colpo di testa di Jorginho appostato sul secondo palo e pallone che si stampa sulla traversa. Il Varese sente troppo la pressione e si fa schiacciare senza colpo ferire. Inevitabile l’1-0 del 22′, con Moras che si ritrova tra i piedi il pallone respinto da Bressan (su tiro di Cacciatore) e lo infila in diagonale facendo esplodere lo stadio.

Le urla di Castori, che macina chilometri nell’ampia area tecnica sotto la tribuna stampa, scuotono i biancorossi. Alla mezz’ora è Juan Antonio che prova a piazzarla con un colpo da biliardo, ma Rafael si distende in tuffo e riesce a toccarla quanto basta per salvarsi in angolo. Rissa stile far west al 42′, quando l’arbitro comanda una punizione a due in area per il Verona (retropassaggio di Troest preso con le braccia da Bressan).

I biancorossi ne escono per fortuna solo con due gialli per proteste (Bressan e Corti), evitando il 2-0 grazie al provvidenziale salvataggio di Damonte sulla linea di porta. Sembra meno timido il Varese di inizio ripresa, anche se è sempre il Verona – insidioso specialmente in contropiede – a giganteggiare a centrocampo e sulle fasce.

All’11’ è sui piedi di Ferreira Pinto l’enorme occasione per il pareggio, ma Rafael gli dice di no. Poteva fare decisamente meglio il biancorosso. Giro di cambi, con Castori che toglie Oduamadi per Scapuzzi, e Mandorlini che fa uscire Sgrigna e Carrozza per Gomez e Rivas. Al 19′ ancora Varese, con Ebagua che prova a bucare la rete, trovando però sempre attento il numero uno gialloblu. L’ultima giocata di un insufficiente Juan Antonio al 22′ con una girata senza pretese in bocca a Rafael. Dentro Martinetti. E dentro anche Zecchin 8 minuti dopo al posto di Corti. La spinta del Varese manca però di incisività. E al primo vero affondo della ripresa il Verona chiude la pratica (colpo di testa di Rivas al 42′).

Un tempo per uno, ma 2-0 per il Verona. Ci sarà ben poco tempo per smaltire la delusione. Martedì sera a Masnago subito campionato, con un Cesena (che oggi non ha giocato causa maltempo) sicuramente più riposato del Varese.
Luca Calvi

p.rossetti

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