Varese va a Lugano a cercare turisti. La città giardino si promuove, tra grandi opportunità e problemi ancora irrisolti

Bene i dati sulle presenze in città, il turismo sportivo fa la parte del leone.
Nel frattempo è polemica per lo spostamento dell'ufficio turistico da Piazza Montegrappa in Via Sacco.

Il Comune di Varese avrà un suo momento vetrina a Lugano, al prestigioso Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze, giunto quest’anno alla ventesima edizione. L’appuntamento è dal 30 marzo al 2 aprile, e dal 3 al 5 novembre, in via Campo Marzio a Gandria.

Varese avrà un suo stand, insieme ad altre più blasonate località turistiche italiane, per raccontare le bellezze della città giardino alle famiglie svizzere, che ogni anno affollano il Salone in migliaia per individuare la destinazione delle proprie vacanze.

Una pubblicità promozionale di Varese creata dal Varese Convention & Visitors Bureau

E’ fuor di dubbio che negli ultimi anni importanti passi in avanti siano stati fatti per favorire la ricettività e la mobilità turistica, basti pensare alla linea ferroviaria Varese-Mendrisio, che unisce via ferro la città giardino a Zurigo, Lugano, Chiasso e, in modo diretto, anche a Como, ma anche al grande lavoro sviluppato dalla Camera di Commercio, insieme al Consorzio Turistico Varese Convention & Visitors Bureau che ha lavorato molto per creare pacchetti turistici, unitamente alla promozione di grandi eventi sportivi che sono attualmente uno dei principali motori del turismo in provincia, insieme alla presenza dell’aeroporto di Malpensa.

Il moltiplicarsi di B&B e una certa solidità alberghiera che è andata rafforzandosi negli ultimi anni crea le condizioni favorevoli per il consolidarsi di una base turistica di cui la città di Varese (e tutta la provincia) può solo giovare e dalla quale deve partire per trovare opportunità ulteriori di crescita.

Restano però sempre presenti i problemi dei servizi da offrire ai turisti in arrivo in città. E’ notizia di oggi ad esempio della nuova collocazione del punto informativo turistico, che si sposta da Piazza Montegrappa in Via Sacco 11, ovvero nella cosiddetta “palazzina dei tributi”, il sobrio edificio che si trova accanto alla biblioteca civica dentro i giardini pubblici. Situato ai margini del centro storico e non ancora sufficientemente segnalato, l’ufficio turistico condividerà gli spazi con gli sportelli dedicati ai tributi comunali, in quanto l’accordo con la Camera di Commercio per i locali in piazza Montegrappa è scaduto.

I lavori davanti alla stazione ferroviaria poi sono ancora in fase di esecuzione e procedono a rilento, mentre l’ingresso in città proveniendo dall’autostrada è menomato dal cantiere di largo Flaiano, appena iniziato. Il Sacro Monte, perla meravigliosa varesina, è costantemente al centro delle polemiche per i problemi di parcheggio, di accessibilità (la funicolare è chiusa da un anno e mezzo) e di mancanza di manutenzione ordinaria lamentato dai residenti e dai commercianti.

Il borgo di Santa Maria del Monte visto dal Campo dei Fiori

Sembrano invece muoversi “le acque” relative all’appalto per la gestione del Lido della Schiranna ed Isolino Virginia. Un operatore economico ha presentato un’offerta per prendere in carico le piscine, la navigazione dalla Schiranna verso l’Isolino, il Museo e il ristorante posti sullo stesso. Considerando che durante la bella stagione, se non accadranno imprevisti, il lago di Varese sarà balneabile, si preannuncia un estate prosperosa almeno in riva allo specchio d’acqua varesino, che ospiterà dal 16 al 18 Giugno una tappa della coppa del mondo di canottaggio.

Molte opportunità ma anche tanti problemi ancora irrisolti insomma, che ancora una volta mostrano l’enorme potenziale della nostra città non sufficientemente valorizzato.