Varesina, sei pronta per fare l’impresa? «E ora andiamo a prenderci la serie D»

Dopo l’incredibile 3-3 della gara d’andata, si pensa alla sfida decisiva di domenica.Cuscunà: «Siamo arrivati fin qui e non abbiamo intenzione di fermarci adesso»

Per il modo in cui è arrivato, il 3-3 con la Liventina Gorghense ha il sapore di una mezza impresa. Ma ormai lo sappiamo: la Varesina non si arrende mai, lo spirito battagliero è nel dna di questa squadra.
E possiamo star certi che anche domenica prossima a Motta di Livenza, nella gara di ritorno della finale playoff di Eccellenza, i rossoblù di mister Marco Spilli daranno tutto, e anche qualcosa in più, per ottenere la vittoria,

l’unico risultato utile per conquistare la promozione in Serie D (a meno che non si verifichi un improbabile 4-4).
«Io credo fortemente in questa squadra, e sono convinto che ce la giocheremo fino alla fine – assicura Francesco Cuscunà, direttore sportivo della Varesina – Adesso dobbiamo solo prepararci all’ultima battaglia: se saremo pronti, se combatteremo per 95 minuti, credo che porteremo a casa la promozione. Ho molta fiducia sia nella squadra che nell’allenatore. Andiamo là, e giochiamocela con coraggio». Peccato che i rossoblù si siano complicati la vita domenica scorsa, incassando tre reti davanti al pubblico amico (i gol in trasferta valgono doppio). Sia buona parte della tifoseria, sia mister Spilli ritengono che sul 3-3 finale abbiano influito anche alcune decisioni dell’arbitro Andulajevic di Messina, ma Cuscunà concorda solo parzialmente: «È vero che possiamo recriminare su alcuni episodi – argomenta il direttore sportivo rossoblù – come l’ingiusta ammonizione per simulazione a Tino (che era diffidato e salterà la finale di ritorno), o la stessa espulsione di Constantin, che ha sì toccato l’avversario, ma per liberarsi di una trattenuta, non certo con l’intenzione di sferrare un colpo proibito. Però – puntualizza il d.s. – noi dobbiamo guardare soprattutto in casa nostra e capire che il primo tempo non è stato all’altezza della Varesina. Insomma, l’arbitro ci ha penalizzato in qualche circostanza, ma anche noi ci abbiamo messo del nostro. Forse all’inizio i ragazzi hanno pagato qualcosa a livello emozionale, vedendo lo stadio così pieno. Poi si sono sbloccati e fa onore alla Varesina aver pareggiato la partita dopo essere stata in svantaggio di due gol. Penso sia giusto anche rendere merito a un avversario che si è rivelato di grande valore e dotato di giocatori importanti».
Ma il 3-3 di domenica scorsa è già acqua passata: ora bisogna concentrarsi solo sul ritorno. «Non avremo Tino e Constantin per squalifica, due assenze pesanti, ma rientrano De Bernardi, Manuzzato e forse Pizzini, un giocatore importante, che per colpa degli infortuni abbiamo potuto impiegare col contagocce. Noi però contiamo di vincere questa partita soprattutto grazie al gruppo nel suo complesso: questo deve essere il nostro punto di forza».
Una vittoria a Motta di Livenza concluderebbe in maniera trionfale un percorso fin qui entusiasmante: «Prima di iniziare i playoff ho detto alla squadra: abbiamo disputato una buona stagione, adesso dobbiamo farla diventare speciale – continua Cuscunà – Quel che abbiamo fatto fin qui resta, non lo cancella nessuno. Ma a me non basta vedere il traguardo da vicino, voglio anche superarlo. Tutta la Varesina – società, staff tecnico e giocatori – vuole fortemente vincere il campionato: fa parte della nostra mentalità. Non ci nascondiamo dietro il fatto di essere arrivati fino in fondo: noi questa Serie D vogliamo andare a prendercela».